
Tutto sembra già "apparecchiato" per Oppenheimer e per il suo regista Christopher Nolan alla 96. Notte degli Oscar, che si terrà domenica prossima nella consueta sede del Dolby Theatre di Los Angeles. Per il talentuoso regista britannico potrebbe essere davvero la volta buona, e tutto sommato ci sembra anche giusto che un Autore del suo peso, per quanto spesso e volentieri smarcato dalle logiche hollywoodiane (per fortuna, direbbe qualcuno), riceva finalmente la considerazione che merita anche dai giurati dell' Academy Award, troppo spesso ingenerosi verso di lui. Oppenheimer è comunque solo uno dei tanti grandi film che hanno impreziosito una stagione cinematografica eccellente come non mai, che vede tra le pellicole in gara altri titoli altrettanto importanti e significativi quali Povere Creature!, La zona d'interesse, Anatomia di una caduta, Killers of the Flower Moon, American Fiction e pure il fenomeno dell'anno, Barbie, un po' ridimensionato dalle candidature ma certamente rappresentativo se non altro da un punto di vista socio-culturale. Non fraintendetemi: l'Academy non è cambiata, con le sue regole spesso non scritte, i suoi canoni, i suoi dogmi più o meno incomprensibili. Il fatto che quest'anno i premi potranno sembrare in gran parte "giusti" dipende esclusivamente dall'alta qualità dei film in gara, ma le "incazzature" da Oscar ci saranno sempre: ne è un classico esempio la probabile vittoria di Lily Gladstone tra le attrici, in omaggio alla famigerata "inclusività", che rischia seriamente di prevalere su una fantastica Emma Stone, nel ruolo finora più bello della sua carriera...