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martedì 24 febbraio 2015

L'OSCAR "VENEZIANO"...

Il cast di 'Birdman', miglior film dell'anno
Alla fine vince Birdman, e va benissimo così. E forse il più contento di tutti è proprio Alberto Barbera, il curatore della Mostra di Venezia, che vede trionfare il film da lui fortemente voluto per inaugurare l'ultima rassegna lidense (anche se poi non ha vinto nulla...). Adesso tutto si potrà rimproverare al buon Barbera tranne di non riuscire a portare al Lido i grandi film di spessore artistico e commerciale: sette oscar l'anno scorso con Gravity, quattro quest'anno (i più importanti) con Birdman. Nessuno degli altri grandi festival ha fatto meglio: un bel biglietto da visita per la Mostra, e ci fa immensamente piacere.

sabato 4 ottobre 2014

SULL' INUTILITA' DI CERTO CINEMA (ITALIANO) E LE DIFFICOLTA' DEL FILM DI GENERE - UN RAGAZZO D'ORO / PEREZ. / I NOSTRI RAGAZZI

Un ragazzo d'oro
Carlo Verdone a Venezia non ha usato giri di parole: "La vera crisi del cinema italiano è che da noi si fanno troppi film: 400 pellicole all'anno, tra sala e televisione, sono un numero spropositato allo stato attuale delle cose...". Difficile dargli torto, aldilà della propria opinione personale e soggettiva sul comico romano. E' vero: quasi mai la quantità va di pari passo con la quantità, al cinema come nelle altre opere d'ingegno... il progresso e la maggiore fruibilità della tecnologia, ormai alla portata di tutti, hanno fatto sì che oggi sia relativamente facile pubblicare un e-book, incidere canzoni, dirigere un film. Il passaggio al digitale (al posto della costosissima pellicola) consente ormai a chiunque di cimentarsi della regia, tanto è vero che basta un banalissimo smartphone per girare un film completo, e di conseguenza illudersi di essere registi a tutti gli effetti.