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| "Fuocoammare" | 
Se c'erano pochi dubbi sul fatto che la corsa verso 
l'Oscar per il Miglior Film Straniero per 
Gianfranco Rosi e il suo 
Fuocoammare sarebbe stata durissima, adesso ne abbiamo la certezza: sono infatti ben 85 le pellicole candidate ufficialmente al premio (record assoluto nella storia dell'Academy) e, soprattutto, quest'anno ci sono in gara davvero fior di film. Per 
Rosi sarebbe già un successo arrivare alla nomination, ma la strada è decisamente in salita... vediamo dunque quali sono, sulla carta, i principali "avversari" del regista italiano.
Due su tutti, secondo i pronostici, i favoriti per la statuetta: lo splendido 
Neruda di 
Pablo Larraìn (presto la recensione), che rappresenterà il 
Cile, e il torbido thriller francese 
Elle (anche se diretto dall'olandese 
Paul Verhoeven). E poi, a ruota, un nugolo di outsider: si dice un gran bene del 
tedesco Toni Erdmann di 
Maren Ade (in concorso a Cannes, e di cui gli amici 
Cineuforici dicono meraviglie), così come possiamo mettere la mano sul fuoco su 
Just la fin du monde del talentuosissimo 
Xavier Dolan (in gara per il 
Canada), mentre l'emotività suscitata dalla morte di 
Andrzej Wajda potrebbe "spingere" parecchio il suo 
Afterimage, che la 
Polonia ha candidato postumo.
 
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| "Neruda" | 
E poi ci sono, al solito, i "vecchi leoni" come 
Pedro Almodòvar e 
Andrej Koncalovskij. Che, seppur un po' in ombra (a mio personalissimo giudizio) potrebbero far valere il loro peso specifico in fatto di popolarità e carisma: sia 
Julieta che 
Paradise (visti, rispettivamente, a 
Cannes e a 
Venezia, ed in gara per 
Spagna e 
Russia) sono ben lontani dal capolavoro, ma entrambi i registi sono ben inseriti e ben conosciuti nel panorama americano, e sappiamo bene quanto conti il "marketing" da quelle parti. Da non sottovalutare il Sudamerica, "terra emergente" della cinematografia mondiale e quest'anno ben rappresentata dal 
venezuelano Ti Guardo (Leone d'oro l'anno passato al Lido) e dal ruffianissimo film 
argentino  El Ciudadano Illustre, anch'esso passato in concorso a Venezia e risultato il più gradito dal pubblico lidense...
 
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| "Just la fin du monde" | 
Sono decine, poi, le pellicole arrivate dal "resto del mondo", film spesso sconosciuti e mai distribuiti ma che potrebbero farsi regalare da Hollywood (e da chi, sennò?) il loro momento di gloria. Sfogliando l'elenco dei partecipanti (che trovate alla fine di questo post) possiamo scorrere anche altri nomi illustri come 
l'iraniano Forushande del grandissimo 
Ashgar Fahradi (già vincitore nel 2011 con 
Una separazione), il 
filippino Ma' Rosa di 
Brillante Mendoza e il 
palestinese The Idol di 
Hanj Abu-Assad, tutti potenziali aspiranti almeno alla nomination.
 
Per sapere se Fuocoammare "volerà" ad Hollywood bisognerà aspettare innanzitutto la fine dell'anno, quando verrà comunicata la cosiddetta shortlist (ovvero la prima "scrematura" che ridurrà i candidati da 85 a 9), mentre l'annuncio delle nomination ufficiali è fissato per il 24 gennaio. Il 26 febbraio prossimo, invece, la magica "notte delle stelle".
 
Sarà una sfida davvero dura...
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