'American Sniper' di Clint Eastwood |
martedì 30 dicembre 2014
IL CINEMA CHE VERRA' : DIECI TITOLI 'GIUSTI' CHE CI ACCOMPAGNERANNO FINO ALL'ESTATE...
venerdì 26 dicembre 2014
L'AMORE BUGIARDO (GONE GIRL)
(Gone girl)
di David Fincher (Usa, 2014)
con Rosamund Pike, Ben Affleck, Carrie Coon, Kim Dickens, Neil Patrick Harris, Tyler Perry
durata: 149 min.
★★★☆☆
Nick e Amy sono una splendida coppia wasp newyorchese: belli, ricchi, affermati. Lui fa l'editore e vorrebbe diventare romanziere, lei campa di rendita con i soldi dei genitori, accumulati grazie al successo di una serie di libri che la vede come protagonista. Ma la vita, si sa, è una ruota che gira: cinque anni dopo li ritroviamo soli e disoccupati in uno sperduto paesino del Missouri, con un matrimonio fallito, i sogni infranti e i debiti da pagare. Nick pensa seriamente al divorzio, ma proprio il giorno del loro quinto anniversario di nozze Amy scompare nel nulla...
domenica 21 dicembre 2014
IL RAGAZZO INVISIBILE
(id.)
di Gabriele Salvatores (Italia, 2014)
con Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Noa Zatta, Hristo Jivkov
durata: 100 min.
★★☆☆☆
Fa rabbia, non lo nego, vedere un film italiano tanto atteso non mantenere le promesse, specie se a dirigerlo è un cineasta al quale tutto si può imputare tranne che manchi di coraggio: Gabriele Salvatores è infatti uno dei pochissimi registi italiani capace di assumersi il rischio di sperimentare generi (quasi) sempre diversi e inusuali per il nostro cinema, spaziando dalla commedia al grottesco, dal thriller alla fantascienza, fino a questo fantasy pieno di effetti speciali e buone intenzioni, costato la ragguardevole cifra (per gli standard di casa nostra) di otto milioni di euro, e con l'ambizione dichiarata di aprire la 'via italiana' ai comics-movie...
di Gabriele Salvatores (Italia, 2014)
con Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Noa Zatta, Hristo Jivkov
durata: 100 min.
★★☆☆☆
Fa rabbia, non lo nego, vedere un film italiano tanto atteso non mantenere le promesse, specie se a dirigerlo è un cineasta al quale tutto si può imputare tranne che manchi di coraggio: Gabriele Salvatores è infatti uno dei pochissimi registi italiani capace di assumersi il rischio di sperimentare generi (quasi) sempre diversi e inusuali per il nostro cinema, spaziando dalla commedia al grottesco, dal thriller alla fantascienza, fino a questo fantasy pieno di effetti speciali e buone intenzioni, costato la ragguardevole cifra (per gli standard di casa nostra) di otto milioni di euro, e con l'ambizione dichiarata di aprire la 'via italiana' ai comics-movie...
giovedì 18 dicembre 2014
EFA 2014 : POLONIA PIGLIATUTTO CON "IDA", MA C'E' GLORIA ANCHE PER L'ITALIA
Pawel Pawlikoski, miglior regista per 'Ida' |
domenica 14 dicembre 2014
GOLDEN GLOBES: LE NOMINATIONS
Ed eccole dunque le prime nominations dell'anno, come da tradizione quelle per i Golden Globes, i premi della stampa estera 'distaccata' a Hollywood che inaugurano la stagione degli Awards, la quale avrà il suo culmine il prossimo 22 febbraio con la consegna degli Oscar. I Globes invece saranno assegnati l'11 gennaio, quattro giorni prima dell'annuncio delle candidature dell'Academy.
giovedì 11 dicembre 2014
MOMMY
(id.)
di Xavier Dolan (Canada, 2014)
con Antoine-Olivier Pilon, Anne Dorval, Suzanne Clément
durata: 140 min.
★★★★☆
Compiaciuto? Può essere. Autoreferenziale? Forse un pochino sì. Ruffiano? Innegabilmente. D'altronde come potrebbe non esserlo l'ultimo film di un ragazzino prodigio che a 25 anni ha già diretto cinque lungometraggi (tutti selezionati per i maggiori festival del mondo) e si è pure aggiudicato il Gran Premio della Giuria a Cannes? Insomma, a 25 anni se si è bravi è lecito essere anche un po' sbruffoni: lo era anche Orson Welles quando più o meno alla stessa età diresse Quarto Potere... intendiamoci, nessuno si sogna di paragonare Xavier Dolan a Orson Welles (pur se entrambi scrivono, dirigono, producono e a volte anche interpretano i propri lavori) e nessuno pensa che Mommy cambierà la storia del cinema: semplicemente, dico che quando si è giovani e talentuosi non è un delitto sgomitare per ottenere un posto al sole. Anzi, forse è doveroso farlo.
mercoledì 10 dicembre 2014
FOXFIRE - RAGAZZE CATTIVE (BAD GIRLS)
di Laurent Cantet (Francia/Canada, 2012)
con Raven Adamson, Katie Coseni, Madeleine Bisson, Claire Mazerolle, Paige Moyles
durata: 143 min.
L'Utopia e la Ragione, l'idealismo e la realtà. L'America come fucìna di sogni e il suo rovescio, ovvero il conformismo imperante che seppellisce ogni ideologia. Laurent Cantet abbandona la propria patria (la Francia) per trasferirsi nei puritani Stati Uniti degli anni '50, quando un gruppo di giovani studentesse stanche dei soprusi e dei maltrattamenti subìti dai colleghi maschi (ovviamente nel silenzio totale di un'opinione pubblica bigotta e perbenista) fondano una specie di 'comunità' per donne offese, violentate, e non disposte a tollerare ulteriori vessazioni. Le Foxfire, appunto. Le cose all'inizio andranno benissimo, tanto che il gruppo diventa sempre più numeroso, ma poi all'atto pratico il desiderio sempre più smodato di vendetta nei confronti degli uomini degenererà rapidamente in una violenza assurda e deprecabile, che distruggerà ogni sogno.
domenica 7 dicembre 2014
THE ROVER
di David Michòd (Australia, 2014)
con Guy Pearce, Robert Pattinson, Scoot McNairy
durata: 103 min.
★★☆☆☆
Stranamente, un film del genere NON è tratto dall'ennesimo romanzo di Cormac McCarthy. Stranamente, The Rover è (o almeno dovrebbe essere) un soggetto originale: scritto dallo stesso regista insieme a Joel Edgerton, e accolto con buone critiche al Festival di Cannes, ci si aspettava parecchio di più da questo ennesimo road-movie post-apocalittico-distopico ambientato per le 'solite' strade impolverate e violente di una terra ormai allo sbando, in balìa di bande criminali che si ammazzano a vicenda come mosche... Insomma, non è The Road (e nemmeno Mad Max) ma ci si va molto, troppo vicino. Questo è il difetto più evidente di The Rover: pur essendo appunto uno script originale, la sensazione di deja-vu è inevitabile, quasi opprimente. Una pellicola davvero troppo prevedibile per un regista che ci aveva stupito con il crudo e disturbante Animal Kingdom, e che qui invece torna sui comodi binari della classicità.
mercoledì 3 dicembre 2014
MANUALE DI SOPRAVVIVENZA... ALL'ABBUFFATA NATALIZIA! PER UN NATALE DA CINEFILI
Il ricco, il povero e il maggiordomo |
giovedì 27 novembre 2014
HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA (PARTE I)
(Hunger Games: Mockinjay - part 1)
di Francis Lawrence (Usa, 2014)
con Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Julienne Moore, Philip Seymour Hoffman, Donald Sutherland, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Natalie Dormer
durata: 123 min.
★★★★☆
Fine dei giochi. Gli Hunger Games sono terminati e ora lo scontro è totale: basta passerelle, abiti fiammeggianti, arene stracolme di pubblico, combattimenti fra tributi/gladiatori. Lo spettacolo è finito e la rivolta divampa. E la gente comune, esattamente come lo spettatore, scopre che la guerra non è un reality: il regime prova a soffocare in ogni modo i ribelli, anche bombardando ospedali e civili inermi. I distretti sono ridotti a cumuli di macerie. Dilagano le malattie. La speranza di un popolo intero è rivolta verso la battagliera Katniss, ormai icona della Resistenza.
martedì 25 novembre 2014
NO MORE EXCUSES (A WEEK WITHOUT VIOLENCE) - SOTTO ACCUSA
Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Una ricorrenza di cui non vorremmo proprio più parlare, ma che ogni anno purtroppo ci costringe a farlo. Troppe sono ancora le donne vittime di vessazioni e sevizie, non solo fisiche. Troppe le vittime, troppa l'indignazione, sempre troppo poche invece le denunce e le leggi, almeno da noi troppo permissive nei confronti di chi si macchia di un crimine vile e terribile come questo. L'amica Alessandra, del blog Director's Cult, ha proposto agli ormai soliti colleghi blogger di celebrare questo giorno nel modo a noi più congeniale, ovvero parlando di cinema. Da oggi e per tutta la settimana, secondo il calendario pubblicato alla fine di questo post, tutti i partecipanti all'iniziativa recensiranno un film sul tema, nella speranza di poter contribuire, nel nostro piccolo, a risvegliare le coscienze e
sensibilizzare l'opinione pubblica. Perchè i film, come dico sempre, forse non cambiano la vita (e nemmeno la società), ma possono renderla migliore. Noi ci proviamo.
mercoledì 19 novembre 2014
DUE GIORNI, UNA NOTTE
(Deux jours, une nuit)
di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio, 2014)
con Marion Cotillard, Fabrizio Rongione, Catherine Salée, Baptiste Sornin
durata: 95 min.
★★★☆☆
Sandra (Marion Cotillard) è in procinto di rientrare a lavoro dopo un lungo periodo di malattia a causa della depressione. Ma la sua azienda ha deciso di fare a meno di lei nel modo più subdolo possibile, ovvero proponendo ai suoi dipendenti un bonus di mille euro se non si opporranno al licenziamento. A Sandra rimane a disposizione solo un weekend (due giorni e una notte, appunto) per convincere i propri colleghi, uno per uno, a rinunciare ai soldi e farla reintegrare in azienda.
venerdì 14 novembre 2014
INTERSTELLAR
(id.)
di Christopher Nolan (Usa, 2014)
con Matthew McCounaughey, Anne Hathaway, Michael Caine, Jessica Chastain, John Lithgow, Mackenzie Foy, Wes Bentley, Casey Affleck, David Gyasi, Ellen Burstyn, Matt Damon
durata: 168 min.
★★★☆☆
Quando nel 1997 Robert Zemeckis girò Contact, nessuno dei critici all'epoca gridò al miracolo. Fantascienza blockbuster si disse, e venne ben presto archiviato: eppure Contact, tratto dall'omonimo racconto dello scienziato Carl Sagan, per il sottoscritto resta uno dei titoli più belli e sottovalutati della sci-fi contemporanea. Ma lasciamo stare, non volevo parlare di questo... statemi a sentire però, c'è una scena emblematica in Contact: la giovane studiosa Jodie Foster si appresta a partire per lo spazio allo scopo di incontrare una comunità aliena intelligente. Il suo partner le regala una bussola, dicendole che 'lassù' potrebbe tornargli utile... e in effetti le servirà davvero!
Diciassette anni dopo, in Interstellar, un padre regala il suo orologio alla figlia prima di partire per un difficile viaggio attraverso il cosmo: inutile dire che quell'orologio avrà un ruolo molto importante nel corso della storia. Stessa identica scena. E indovinate un po' chi era, in entrambe le circostanze, il protagonista maschile? E' inutile che vi dica il nome...
lunedì 10 novembre 2014
TORNERANNO I PRATI
(id.)
di Ermanno Olmi (Italia, 2014)
con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti, Andrea Di Maria, Domenico Benetti
durata: 80 min.
★★★★☆
Esiste un modo efficace per raccontare una guerra? Ermanno Olmi ci aveva già provato (riuscendoci alla grande) con Il mestiere delle armi (vedi recensione), quasi quindici anni fa. Il film raccontava di una guerra lontana e di un momento epocale della storia, il passaggio dalle armi bianche alle armi da fuoco, che cambiò non solo il modo di combattere ma i destini del mondo intero. La guerra combattuta da Joanni de' Medici era, a suo modo, un atto di eroismo e ardimento. La guerra 'moderna', quella fatta con i cannoni e le bombe, si trasformò invece nel più vile atto di barbarie e stupidità umana: per uccidere bastava premere un grilletto, anche il più codardo dei soldati poteva farlo. Dal giorno in cui il valoroso capitano 'de Medici era morto tra sofferenze atroci, sventrato da una palla di cannone, il coraggio aveva lasciato il posto alla follia.
di Ermanno Olmi (Italia, 2014)
con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti, Andrea Di Maria, Domenico Benetti
durata: 80 min.
★★★★☆
Esiste un modo efficace per raccontare una guerra? Ermanno Olmi ci aveva già provato (riuscendoci alla grande) con Il mestiere delle armi (vedi recensione), quasi quindici anni fa. Il film raccontava di una guerra lontana e di un momento epocale della storia, il passaggio dalle armi bianche alle armi da fuoco, che cambiò non solo il modo di combattere ma i destini del mondo intero. La guerra combattuta da Joanni de' Medici era, a suo modo, un atto di eroismo e ardimento. La guerra 'moderna', quella fatta con i cannoni e le bombe, si trasformò invece nel più vile atto di barbarie e stupidità umana: per uccidere bastava premere un grilletto, anche il più codardo dei soldati poteva farlo. Dal giorno in cui il valoroso capitano 'de Medici era morto tra sofferenze atroci, sventrato da una palla di cannone, il coraggio aveva lasciato il posto alla follia.
sabato 8 novembre 2014
LA SPIA
(A most wanted man)
di Anton Corbijn (Gb/Germania/Usa, 2014)
con Philip Seymour Hoffman, Grigoriy Dobrygin, Rachel McAdams, Robin Wright, Nina Hoss
durata: 122 min.
★★★☆☆
Fa un certo effetto, inutile negarlo, vedere sullo schermo Philip Seymour Hoffman quando tutti siamo ben consapevoli della sua dipartita. Non solo, vederlo nei panni di un personaggio disilluso, dolente, in pieno disfacimento fisico e morale, aumenta ancora di più il nostro disagio: esigenze di copione, certo, ma la sensazione che dietro quei vestiti stropicciati e il fisico sfatto trovi posto anche il proprio malessere personale è davvero difficile da mandar via. In ogni caso, al solito, la sua interpretazione è maestosa: tale da farci piacere anche un film non propriamente digeribilissimo come questo.
mercoledì 5 novembre 2014
UNA FOLLE PASSIONE
(Serena)
di Susanne Bier (Usa, 2014)
con Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, David Dencik, Rhys Ifans, Ana Ularu
durata: 109 min.
★☆☆☆☆
C'era una volta Susanne Bier, regista danese degna esponente di una scuola cinematografica che ha quasi del miracoloso (considerando le dimensioni del paese d'origine: pensiamo a Lars Von Trier, Thomas Vinterberg, Lone Sherfig, Nicolas Winding Refn...) e autrice di pellicole importanti e impegnate, apprezzate da pubblico e critica (tra le quali merita ricordare almeno Dopo il matrimonio e Non desiderare la donna d'altri), nonchè capace di vincere anche l'oscar per il miglior film straniero nel 2010 con il bellissimo In un mondo migliore. Quell'oscar che, probabilmente, come già accaduto purtroppo a molti altri suoi colleghi, le ha spalancato la strada verso Hollywood al prezzo però di una clamorosa involuzione tecnica e stilistica: è il prezzo (o il 'pizzo') che lo star-system pretende in cambio della propria anima (artistica) a chi proviene da oltreoceano...
di Susanne Bier (Usa, 2014)
con Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, David Dencik, Rhys Ifans, Ana Ularu
durata: 109 min.
★☆☆☆☆
C'era una volta Susanne Bier, regista danese degna esponente di una scuola cinematografica che ha quasi del miracoloso (considerando le dimensioni del paese d'origine: pensiamo a Lars Von Trier, Thomas Vinterberg, Lone Sherfig, Nicolas Winding Refn...) e autrice di pellicole importanti e impegnate, apprezzate da pubblico e critica (tra le quali merita ricordare almeno Dopo il matrimonio e Non desiderare la donna d'altri), nonchè capace di vincere anche l'oscar per il miglior film straniero nel 2010 con il bellissimo In un mondo migliore. Quell'oscar che, probabilmente, come già accaduto purtroppo a molti altri suoi colleghi, le ha spalancato la strada verso Hollywood al prezzo però di una clamorosa involuzione tecnica e stilistica: è il prezzo (o il 'pizzo') che lo star-system pretende in cambio della propria anima (artistica) a chi proviene da oltreoceano...
sabato 1 novembre 2014
BOYHOOD
(id.)
di Richard Linklater (Usa, 2014)
con Ellar Coltrane, Patricia Arquette, Ethan Hawke, Lorelei Linklater
durata: 164 min.
★★★★★
Ognuno ha le proprie fisse, belle o brutte che siano. Richard Linklater è un regista ossessionato dallo scorrere del tempo, ed è una gran bella fissa, soprattutto per noi spettatori. Ce ne aveva già dato prova con la trilogia Before Sunrise, Before Sunset, Before Midnight: tre film che solo un'interpretazione superficiale e poco attenta avrebbe potuto catalogare come semplici 'film sentimentali', mentre invece è evidente che sono tre pedine di un percorso particolare, volto a raccontare i destini incrociati di due persone 'normali' alle prese con il tempo che passa. Normalità e tempo: due concetti che Linklater ha voluto magnificamente estremizzare in Boyhood, in quello che potrebbe benissimo essere considerato il suo film 'definitivo', una di quelle cose 'estreme' che ti riescono una volta sola nella vita...
giovedì 30 ottobre 2014
RITORNO A L'AVANA
(Retour à Ithaque)
di Laurent Cantet (Francia, 2014)
con Jorge Perugorrìa, Pedro Julio Diaz Ferran, Isabel Santos, Fernando Hechevarria, Nestor Jimenez
durata: 95 minuti
★★★☆☆
Cala il sipario sulla Revoluciòn. Nei pochi metri quadrati di una splendida terrazza su L'Avana, che dall'alto guarda i tetti della multiforme metropoli caraibica (dove, proprio sui tetti, si mangia, si guarda la tv, si fa l'amore, si sgozza un maiale...) cinque amici d'infanzia si ritrovano per una rimpatriata che, giocoforza, li porterà a regolare i conti tra loro, con la storia di Cuba sullo sfondo.
martedì 28 ottobre 2014
GUARDIANI DELLA GALASSIA
(Guardians of the Galaxy)
di James Gunn (Usa, 2014)
con Chris Pratt, Zoe Saldana, David Bautista, Benicio Del Toro
durata: 121 min.
★★★☆☆
Nel giorno della morte di sua mamma il piccolo Peter Quill viene rapito dall'alieno Yondu, che lo prende con sè nella sua banda di fuorilegge spadroneggiante sul pianeta Terra. Molti anni dopo, il trentenne Peter è uno spavaldo trafficante dello spazio che entra casualmente in possesso di una misteriosa sfera di metallo, che si dice infonda poteri straordinari a chi la possiede. Quill scoprirà, a sue spese, che il feroce tiranno Ronan è disposto a tutto pur di mettere le mani sul prezioso oggetto. Per sventare la minaccia, Peter recluta un manipolo di ricercati come lui pronti a combattere per la causa: sono la bella aliena Gamora, l'erculeo Drax, il procione-ingegnere Rocket e l'umanoide Groot, gigantesco albero intelligente...
lunedì 27 ottobre 2014
... E FUORI NEVICA! (guest post)
Ospito volentieri una recensione dell'amico Tommaso Tronconi di Onesto e spietato, con cui inizio una (spero proficua per entrambi) collaborazione tra blog. Buona lettura!
(id.)
di Vincenzo Salemme (Italia, 2014)
con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Nando Paone, Carlo Panariello, Margaret Madè, Paola Quattrini
durata: 94 min.
★☆☆☆☆
Era il 1995 quando Vincenzo Salemme conquistò le luci della ribalta con lo spettacolo teatrale … e fuori nevica, affiancato dagli amiconi di sempre Carlo Buccirosso, Nando Paone, Maurizio Casagrande. A vent’anni di distanza da quel successo, l’attore e regista napoletano “traspone” la pièce in film. Ma purtroppo è finita l’epoca del teatr(in)o al cinema, e il risultato finale è un’opera imbarazzante da più punti di vista, che addirittura rischia di macchiare la sorridente memoria del buon lavoro on stage.
(id.)
di Vincenzo Salemme (Italia, 2014)
con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Nando Paone, Carlo Panariello, Margaret Madè, Paola Quattrini
durata: 94 min.
★☆☆☆☆
Era il 1995 quando Vincenzo Salemme conquistò le luci della ribalta con lo spettacolo teatrale … e fuori nevica, affiancato dagli amiconi di sempre Carlo Buccirosso, Nando Paone, Maurizio Casagrande. A vent’anni di distanza da quel successo, l’attore e regista napoletano “traspone” la pièce in film. Ma purtroppo è finita l’epoca del teatr(in)o al cinema, e il risultato finale è un’opera imbarazzante da più punti di vista, che addirittura rischia di macchiare la sorridente memoria del buon lavoro on stage.
giovedì 23 ottobre 2014
TUTTO PUO' CAMBIARE
(Begin again)
di John Carney (Usa, 2014)
con Keira Knightley, Mark Ruffalo, Adam Levine, Hailee Steinfeld. Catherine Keener
durata: 104 min.
★★★★☆
Anche un banale accessorio stereo, nella fattispecie un cavo audio sdoppiato (che consente a due persone di ascoltare in cuffia la stessa canzone) può tramutarsi nell'oggetto più romantico possibile se c'è chi riesce a imbastirci sopra una bellissima storia. John Carney, ex-batterista irlandese convertitosi ormai (definitivamente?) al cinema. ci aveva già deliziato qualche anno fa con Once, tenero melò a ritmo di chitarra girato per le strade di Dublino. Adesso invece vola in America, attraversando l'oceano per un altro film tutto cuore e buona musica: ma attenzione, in questo caso non è per niente un difetto, anzi... sfruttando appunto la simbologia di un doppio auricolare, che lega due persone alle stesse canzoni e agli stessi incroci sentimentali, Carney mette in scena un'altra ballata metropolitana sul potere persuasivo delle note, facendo nuovamente centro.
di John Carney (Usa, 2014)
con Keira Knightley, Mark Ruffalo, Adam Levine, Hailee Steinfeld. Catherine Keener
durata: 104 min.
★★★★☆
Anche un banale accessorio stereo, nella fattispecie un cavo audio sdoppiato (che consente a due persone di ascoltare in cuffia la stessa canzone) può tramutarsi nell'oggetto più romantico possibile se c'è chi riesce a imbastirci sopra una bellissima storia. John Carney, ex-batterista irlandese convertitosi ormai (definitivamente?) al cinema. ci aveva già deliziato qualche anno fa con Once, tenero melò a ritmo di chitarra girato per le strade di Dublino. Adesso invece vola in America, attraversando l'oceano per un altro film tutto cuore e buona musica: ma attenzione, in questo caso non è per niente un difetto, anzi... sfruttando appunto la simbologia di un doppio auricolare, che lega due persone alle stesse canzoni e agli stessi incroci sentimentali, Carney mette in scena un'altra ballata metropolitana sul potere persuasivo delle note, facendo nuovamente centro.
domenica 19 ottobre 2014
IL GIOVANE FAVOLOSO
(id.)
di Mario Martone (Italia, 2014)
con Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Valerio Binasco, Anna Mouglalis, Isabella Ragonese
durata: 137 min.
★★★★☆
Dall'Italia rivoluzionaria dell'Ottocento a un artista che quell'Italia l'ha vissuta sulla propria pelle. E non un artista qualsiasi, ma il poeta (forse) più famoso e studiato del periodo, spauracchio di intere generazioni di studenti. Ammettiamolo: chi di noi a scuola ha davvero amato Giacomo Leopardi? Direi nessuno, anzi: lo abbiamo sempre considerato un grande poeta sfortunato ma difficile da analizzare e comprendere (nella migliore delle ipotesi), oppure uno sfigato storpio incazzato con il mondo (nella peggiore...). Ecco, se il film di Mario Martone ha un pregio (e ce l'ha eccome, anzi ne ha parecchi) è quello di mostrarci un Leopardi ben diverso dalla visione comune, scolastica, che la maggior parte di noi possiede: il Leopardi di Martone è un personaggio deformato nel fisico ma non nella testa. sempre lucidissimo, quasi cinico, certamente affascinante e grande affabulatore.
giovedì 16 ottobre 2014
500 POST INSIEME !
Ebbene sì, questo che state leggendo è il mio cinquecentesimo post: mi fa impressione solo pensarci, figuriamoci scriverne! In questi primi cinque anni Solaris ha cambiato più volte formato, grafica, impaginazione, struttura: neppure il sottoscritto sa come è stato possibile, considerato che le mie competenze informatiche sono pari a zero... ma non è questo ciò che conta: quello che più mi pare incredibile, e mi riempe di gioia, è che dopo cinque anni sono ancora qui a scrivere di cinema insieme a voi, e che sempre grazie a voi le visite e i lettori di questo piccolo blog hanno raggiunto numeri impressionanti (per me, s'intende, considerato lo scarso tempo che ho a disposizione per portarlo avanti).
martedì 14 ottobre 2014
LA TRATTATIVA
(id.)
di Sabina Guzzanti (Italia, 2014)
con Enzo Lombardo, Antonino Bruschetta, Sabino Civilleri, Michele Franco, Sabina Guzzanti
durata: 109 min.
Cominciamo con la domanda che tutti si pongono: se ne sentiva davvero il bisogno di un film del genere? Chi risponde 'no' può fermarsi qui con la lettura, legittimamente. Chi invece, come il sottoscritto, ritiene che film come questo siano comunque importanti (senza usare l'inflazionato aggettivo 'necessari', che dice tutto e niente) può invece proseguire, chiarendo un concetto: l'ultima pellicola di Sabina Guzzanti non dice assolutamente nulla di nuovo rispetto a quello che già sappiamo, ma la mia opinione è che faccia sempre bene ripetere certe cose, specialmente in un paese dalla memoria cortissima come il nostro, dove un tempo (anni '70 e giù di lì) film d'inchiesta come questo erano all'ordine del giorno e ora invece non li fa più nessuno, a stridente dimostrazione di come la coscienza civica degli italiani sia andata persa nel corso dei decenni (o di un 'ventennio' in particolare, chi vuole capire capisca...)
domenica 12 ottobre 2014
IO STO CON LA SPOSA
(id.)
di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry (Italia, 2014)
con Tasneem Fared, Abdallah Sallam, Mc Manar, Alaa Bjermi, Ahmed Abed, Mona Al Ghabr
durata: 89 min.
★★★★☆
Tre registi, 2.600 finanziatori (reclutati attraverso il crowdfunding), centomila euro di budget, un quarto d'ora di applausi raccolti all'ultima Mostra di Venezia. Numeri importanti per un film importante e impensabile solo fino a quattro mesi fa, voluto tenacemente da tre coraggiosi documentaristi che hanno creduto fino in fondo alla loro lucida follia, quella di realizzare un'opera difficile, rischiosa (nel senso letterale del termine: i tre rischiano tuttora il carcere per favoreggiamento all'immigrazione clandestina) e dichiaratamente schierata contro l'Europa dei burocrati, della politica e dell'indifferenza verso chi sta peggio, nella fattispecie cinque profughi palestinesi e siriani che cercano la libertà nel modo più assurdo e geniale possibile...
giovedì 9 ottobre 2014
NUOVE DISTANZE CI RIAVVICINERANNO...
L'Autostrada del Sole compie cinquant'anni. Nell'ottobre del 1964 venne inaugurato l'ultimo tratto mancante, quello tra Chiusi e Orvieto, e l'Italia diventò improvvisamente più vicina: per percorrere i 750 chilometri che separavano Milano da Napoli si impiegavano circa otto ore. Prima servivano almeno due giorni di viaggio in un dedalo di strade statali e provinciali che comprendeva anche il Passo della Futa... Per realizzarla occorsero otto anni di lavoro, a una media di cento chilometri all'anno, e il costo fu inferiore a quanto si è speso finora per ammodernare la Salerno-Reggio Calabria, opera di cui non sappiamo se riusciremo mai a vedere la fine.
lunedì 6 ottobre 2014
ANIME NERE
(id.)
di Francesco Munzi (Italia, 2014)
con Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo, Barbora Bobulova
durata: 103 min.
★★★★☆
Non fidatevi di chi liquida Anime Nere come 'L'ennesima storia di mafia' o 'l'equivalente di una puntata di Gomorra...' Vuol dire che non hanno visto il film, o semplicemente non l'hanno capito. Certo, è ovvio, la 'ndrangheta è presente in ogni momento del film, ed è la vera protagonista del racconto: Anime Nere è la storia di tre fratelli calabresi che non riescono a staccarsi da essa, anche andandosene lontano dalla loro terra. Perlappunto. Più che un film di mafia, il film di Munzi è un cupo ritratto di una società degenerata, che ormai nemmeno cerca più di combattere il male perchè il male è parte integrante (e consistente) di essa. I tre fratelli protagonisti vivono come in un agghiacciante reality-show dal quale è impossibile uscire, un mondo inospitale e lugubre che li avvolge e li condiziona in ogni momento della loro vita.
di Francesco Munzi (Italia, 2014)
con Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo, Barbora Bobulova
durata: 103 min.
★★★★☆
Non fidatevi di chi liquida Anime Nere come 'L'ennesima storia di mafia' o 'l'equivalente di una puntata di Gomorra...' Vuol dire che non hanno visto il film, o semplicemente non l'hanno capito. Certo, è ovvio, la 'ndrangheta è presente in ogni momento del film, ed è la vera protagonista del racconto: Anime Nere è la storia di tre fratelli calabresi che non riescono a staccarsi da essa, anche andandosene lontano dalla loro terra. Perlappunto. Più che un film di mafia, il film di Munzi è un cupo ritratto di una società degenerata, che ormai nemmeno cerca più di combattere il male perchè il male è parte integrante (e consistente) di essa. I tre fratelli protagonisti vivono come in un agghiacciante reality-show dal quale è impossibile uscire, un mondo inospitale e lugubre che li avvolge e li condiziona in ogni momento della loro vita.
sabato 4 ottobre 2014
SULL' INUTILITA' DI CERTO CINEMA (ITALIANO) E LE DIFFICOLTA' DEL FILM DI GENERE - UN RAGAZZO D'ORO / PEREZ. / I NOSTRI RAGAZZI
Un ragazzo d'oro |
martedì 30 settembre 2014
PASOLINI
(id.)
di Abel Ferrara (Italia, 2014)
con Willem Dafoe, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Adriana Asti, Maria de Medeiros
durata: 87 min.
★★★☆☆
Avvertenza: questo non è un film per tutti, ed è bene metterlo in chiaro fin da subito. Non lo è per chi si aspetta un film biografico puro e semplice, dal momento che è impossibile condensare in neppure un'ora e mezza di pellicola l'opera-omnia pasoliniana, ovvero l'uomo, lo scrittore, il regista, l'intellettuale, il poeta. E non lo è neppure per chi cerca un film d'inchiesta, dal momento che è evidente che ad Abel Ferrara importa molto poco di come sia morto Pasolini e di chi lo abbia ucciso: per quello guardatevi pure il bel film di Marco Tullio Giordana del 1995 (Pasolini, un delitto italiano), senz'altro molto più indicato. Se invece cercate qualcosa di coraggiosamente sperimentale, forse anche un po' incosciente, un ritratto neutrale e inaspettato (perchè girato da un americano) di uno dei personaggi ancora oggi più discussi e scomodi in assoluto a livello planetario, allora andate a vedere il film di Ferrara. Con le dovute precauzioni.
di Abel Ferrara (Italia, 2014)
con Willem Dafoe, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Adriana Asti, Maria de Medeiros
durata: 87 min.
★★★☆☆
Avvertenza: questo non è un film per tutti, ed è bene metterlo in chiaro fin da subito. Non lo è per chi si aspetta un film biografico puro e semplice, dal momento che è impossibile condensare in neppure un'ora e mezza di pellicola l'opera-omnia pasoliniana, ovvero l'uomo, lo scrittore, il regista, l'intellettuale, il poeta. E non lo è neppure per chi cerca un film d'inchiesta, dal momento che è evidente che ad Abel Ferrara importa molto poco di come sia morto Pasolini e di chi lo abbia ucciso: per quello guardatevi pure il bel film di Marco Tullio Giordana del 1995 (Pasolini, un delitto italiano), senz'altro molto più indicato. Se invece cercate qualcosa di coraggiosamente sperimentale, forse anche un po' incosciente, un ritratto neutrale e inaspettato (perchè girato da un americano) di uno dei personaggi ancora oggi più discussi e scomodi in assoluto a livello planetario, allora andate a vedere il film di Ferrara. Con le dovute precauzioni.
lunedì 29 settembre 2014
MENIAMO LE MANI 2 - NATI CON LA CAMICIA
Come dico spesso, non si vive di solo Truffaut... per questo accetto di buon grado di partecipare alla nuova iniziativa degli amici blogger dedicata ai film 'sganassoni', che mi consente sia di dare un po' di respiro a queste pagine con qualcosa di leggero e disimpegnato, sia perchè mi permette di parlare di personaggi spesso (ingiustamente) poco considerati ma che, magri loro malgrado, hanno comunque scritto pagine significative di cinema popolare. Proprio quello che hanno sempre fatto Bud Spencer e Terence Hill...
NATI CON LA CAMICIA
(id.)
di E.B. Clucher (Enzo Barboni) (Italia, 1983)
con Bud Spencer, Terence Hill, David Huddleston, Buffy Dee
durata: 104 min.
NATI CON LA CAMICIA
(id.)
di E.B. Clucher (Enzo Barboni) (Italia, 1983)
con Bud Spencer, Terence Hill, David Huddleston, Buffy Dee
durata: 104 min.
mercoledì 24 settembre 2014
IL FUOCO DELLA VENDETTA
(Out of the furnace)
di Scott Cooper (Usa, 2014)
con Christian Bale, Casey Affleck, Willem Dafoe, Woody Harrelson, Forest Whitaker, Sam Shepard, Zoe Saldana
durata: 116 min.
★★☆☆☆
La classe operaia non va in Paradiso. Russell Baze (Christian Bale) prova a sbarcare il lunario sgobbando come un mulo in un'acciaieria. Il suo misero stipendio deve bastare anche per accudire il padre morente e per aiutare il fratello minore Rodney (Casey Affleck), ex marine traumatizzato dalla guerra in Iraq e travolto dai debiti. Russell è il classico americano onesto, idealista e integerrimo: ma quando Rodney, invischiato in un brutto giro di scommesse clandestine, viene ucciso barbaramente dai suoi spietati creditori, non ci penserà due volte a buttare a mare i suoi princìpi morali e cercare di farsi giustizia da solo.
di Scott Cooper (Usa, 2014)
con Christian Bale, Casey Affleck, Willem Dafoe, Woody Harrelson, Forest Whitaker, Sam Shepard, Zoe Saldana
durata: 116 min.
★★☆☆☆
La classe operaia non va in Paradiso. Russell Baze (Christian Bale) prova a sbarcare il lunario sgobbando come un mulo in un'acciaieria. Il suo misero stipendio deve bastare anche per accudire il padre morente e per aiutare il fratello minore Rodney (Casey Affleck), ex marine traumatizzato dalla guerra in Iraq e travolto dai debiti. Russell è il classico americano onesto, idealista e integerrimo: ma quando Rodney, invischiato in un brutto giro di scommesse clandestine, viene ucciso barbaramente dai suoi spietati creditori, non ci penserà due volte a buttare a mare i suoi princìpi morali e cercare di farsi giustizia da solo.
domenica 21 settembre 2014
FRANCES HA
(id.)
di Noah Baumbach (Usa, 2013)
con Greta Gerwig, Mickey Summer, Charlotte d'Amboise, Adam Driver, Patrick Heusinger
durata: 86 min.
★★☆☆☆
Giovane, carina, disoccupata. E anche un tantino sfigatella, specialmente con l'altro sesso, tanto da meritarsi la qualifica di 'infidanzabile' (undateable, nel film). Frances Ha(lladay, ma il nome non entra sulla targhetta del citofono) è una normalissima ragazza trentenne che non sa cosa fare della sua vita: vorrebbe (forse) diventare ballerina, ma sa di non avere talento. Vorrebbe (forse) sistemarsi e trovare una casa decente, ma capisce di non essere fatta nè per la convivenza nè per il coinquilinaggio. Vorrebbe (forse) cambiare aria, ma come quasi tutti gli americani si sente un pesce fuor d'acqua non appena mette i piedi fuori dal suo paese...
di Noah Baumbach (Usa, 2013)
con Greta Gerwig, Mickey Summer, Charlotte d'Amboise, Adam Driver, Patrick Heusinger
durata: 86 min.
★★☆☆☆
Giovane, carina, disoccupata. E anche un tantino sfigatella, specialmente con l'altro sesso, tanto da meritarsi la qualifica di 'infidanzabile' (undateable, nel film). Frances Ha(lladay, ma il nome non entra sulla targhetta del citofono) è una normalissima ragazza trentenne che non sa cosa fare della sua vita: vorrebbe (forse) diventare ballerina, ma sa di non avere talento. Vorrebbe (forse) sistemarsi e trovare una casa decente, ma capisce di non essere fatta nè per la convivenza nè per il coinquilinaggio. Vorrebbe (forse) cambiare aria, ma come quasi tutti gli americani si sente un pesce fuor d'acqua non appena mette i piedi fuori dal suo paese...
martedì 16 settembre 2014
A PIGEON SAT ON A BRANCH REFLECTING ON EXISTENCE
(En duva satt pa en gren och funderade pa tillvaron)
di Roy Andersson (Svezia, 2014)
con Holger Andersson, Nils Westblom, Charlotta Larsson, Viktor Gyllenberg, Lotti Tornros
durata: 101 min.
★★★★☆
E' di oggi la notizia che Lucky Red ha comprato i diritti per la distribuzione italiana del Leone d'oro di Venezia: un'ottima cosa, nient'affatto scontata per un film assolutamente folle, stralunato, genialmente nonsense come quest'ultima opera di Roy Andersson, destinata inevitabilmente a palati fini. Cui, lo dico a scanso di equivoci, il sottoscritto ne ha predetto il trionfo un secondo dopo l'apparizione dei titoli di coda. Lo dico non per vantarmi di chissà cosa (i pronostici in genere non li indovino mai) ma semplicemente a riprova del fatto che A pigeon sat on a branch reflecting on existence (un piccione seduto su un ramo rifletteva sull'esistenza) era davvero il film più 'alternativo' e intrigante del concorso veneziano.
domenica 14 settembre 2014
THE POSTMAN'S WHITE NIGHTS
(Belye nochi pochtalona Alekseya Tryapitsyna)
di Andrej Konchalovskij (Russia, 2014)
con Aleksey Tryapitsyn, Irina Ermolova, Timur Bondarenko
durata: 100 min.
★★★★☆
Un villaggio di contadini, in riva al lago, dimenticato da Dio e dagli uomini, dove si può arrivare soltanto in barca. Per chi se la può permettere, ovviamente. Va così che l'unico contatto con il mondo esterno è rappresentato da un postino che va avanti e indietro col motoscafo, come un moderno Caronte, distribuendo non solo lettere ma anche viveri, speranze, un po' di meraviglia... appena più lontano, ma solo una manciata di chilometri, una modernissima base aeronautica/missilistica spara nello spazio i suoi razzi, quasi come un contrappasso dantesco.
di Andrej Konchalovskij (Russia, 2014)
con Aleksey Tryapitsyn, Irina Ermolova, Timur Bondarenko
durata: 100 min.
★★★★☆
Un villaggio di contadini, in riva al lago, dimenticato da Dio e dagli uomini, dove si può arrivare soltanto in barca. Per chi se la può permettere, ovviamente. Va così che l'unico contatto con il mondo esterno è rappresentato da un postino che va avanti e indietro col motoscafo, come un moderno Caronte, distribuendo non solo lettere ma anche viveri, speranze, un po' di meraviglia... appena più lontano, ma solo una manciata di chilometri, una modernissima base aeronautica/missilistica spara nello spazio i suoi razzi, quasi come un contrappasso dantesco.
giovedì 11 settembre 2014
PAGELLE VENEZIANE /2 - CONCORSO
Ed ecco, come da tradizione, le pagelle 'definitive' sul concorso veneziano. Doverosa premessa: in questo elenco mancano due titoli importanti, ovvero Birdman di Inarritu e The look of silence di Oppenheimer, che il sottoscritto purtroppo non è riuscito a vedere... Tuttavia un bilancio di Venezia 71 possiamo farlo lo stesso: un buon concorso, dove è mancato il 'pezzo da novanta', il titolo che mette tutti d'accordo, ma che ha proposto in buona parte un cartellone più che dignitoso (al netto delle poche - e fisiologiche - ciofeche d'autore che ci sono in ogni festival). Un'edizione, insomma, che ci ha soddisfatti, e che soprattutto ha proposto una selezione italiana di ottimo livello. Appuntamento al prossimo anno!
mercoledì 10 settembre 2014
PAGELLE VENEZIANE /1 - FUORI CONCORSO E SEZIONI COLLATERALI
In attesa (domani) di pubblicare la consueta playlist sul meglio e sul peggio del concorso veneziano, mi pareva doveroso segnalare anche alcune tra le opere più significative presentate al di fuori della competizione ufficiale e che, al solito, avrebbero meritato di starci... so bene che la questione è vecchia quanto la Mostra stessa, ma è innegabile che le sezioni collaterali spesso e volentieri ospitano film di assoluta qualità. Questi ne sono ottimi esempi.
lunedì 8 settembre 2014
VOLA ALTO IL PICCIONE DI ROY ANDERSSON
Nella Mostra qualitativamente migliore degli ultimi anni c'è gloria per Roy Andersson, cineasta dell'assurdo e genialmente surreale, che trionfa meritatamente con un film profondo e visivamente bellissimo, sarcastica e stralunata riflessione sulla società odierna. Ma anche il resto del palmarès non è da meno: i riconoscimenti alla Russia poverissima e desolata di Koncalovskij e al toccante The Look of Silence di Oppenheimer denotano una spartizione dei premi finalmente oculata e (quasi) inattaccabile. Dispiace un po' per l'Italia, presente con tre ottimi film e che deve accontentarsi della Coppa Volpi ad Alba Rohrwacher. Peccato, ma questo deve far riflettere sul 'provincialismo' del nostro cinema...
giovedì 28 agosto 2014
martedì 26 agosto 2014
MARINA
(id.)
di Stijn Coninx (Belgio, 2013)
con Matteo Simoni, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Evelien Bosmans
durata: 118 min.
★★★☆☆
"Mi sono innamorato di Marina, una ragazza mora ma carina..." chissà cosa direbbero le femministe di oggi di quel 'ma', innocentemente piazzato lì per ragioni di metrica: era la fine degli anni '50 e all'epoca nessuno ci faceva caso, e tutti cantavano questa famosa hit di Rocco Granata, umile emigrante italiano andato in Belgio per lavorare in miniera e tenacemente attaccato al proprio sogno: che non era tanto quello di fare soldi e diventare famoso (cosa che poi avvenne) quanto quello di non sentirsi più emarginato in una terra straniera e ostile. "Quando entro in un negozio è come se fossi invisibile, ma se suono su un palco allora tutti mi guardano", racconta il giovane Rocco a sua mamma, più disponibile del padre, severo e orgoglioso, ad assecondare gli slanci di quel figlio che ama suonare la fisarmonica e esprimersi attraverso la musica...
di Stijn Coninx (Belgio, 2013)
con Matteo Simoni, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Evelien Bosmans
durata: 118 min.
★★★☆☆
"Mi sono innamorato di Marina, una ragazza mora ma carina..." chissà cosa direbbero le femministe di oggi di quel 'ma', innocentemente piazzato lì per ragioni di metrica: era la fine degli anni '50 e all'epoca nessuno ci faceva caso, e tutti cantavano questa famosa hit di Rocco Granata, umile emigrante italiano andato in Belgio per lavorare in miniera e tenacemente attaccato al proprio sogno: che non era tanto quello di fare soldi e diventare famoso (cosa che poi avvenne) quanto quello di non sentirsi più emarginato in una terra straniera e ostile. "Quando entro in un negozio è come se fossi invisibile, ma se suono su un palco allora tutti mi guardano", racconta il giovane Rocco a sua mamma, più disponibile del padre, severo e orgoglioso, ad assecondare gli slanci di quel figlio che ama suonare la fisarmonica e esprimersi attraverso la musica...
lunedì 25 agosto 2014
ROBIN WILLIAMS TRIBUTE - L'UOMO BICENTENARIO
(Bicentennial Man)
di Chris Columbus (Usa, 1999)
con Robin Williams, Sam Neill, Wendy Crewson, Embeth Davidtz
durata: 132 min.
Quando l'ormai nota 'combriccola di bloggers' ha lanciato l'idea di un omaggio a Robin Williams attraverso i suoi film, non ho avuto il minimo dubbio su quale titolo scegliere per ricordarlo: intendiamoci, questa pellicola di Chris Columbus (datata 1999) non farà certo la storia del cinema ma è uno di quei film che, almeno per quanto mi riguarda, non riescono a farmi cambiare canale quando passano in tv. E che, inevitabilmente, mi fanno commuovere ogni volta che li vedo... Nella fattispecie, un po' per la 'magia' del bellissimo racconto da cui è tratto, un po' (anzi, parecchio) per la sublime bravura del suo protagonista, che recita 'mascherato' da automa per almeno metà film eppure riesce sempre ad essere più 'umano' degli altri umani che recitano con lui.
di Chris Columbus (Usa, 1999)
con Robin Williams, Sam Neill, Wendy Crewson, Embeth Davidtz
durata: 132 min.
Quando l'ormai nota 'combriccola di bloggers' ha lanciato l'idea di un omaggio a Robin Williams attraverso i suoi film, non ho avuto il minimo dubbio su quale titolo scegliere per ricordarlo: intendiamoci, questa pellicola di Chris Columbus (datata 1999) non farà certo la storia del cinema ma è uno di quei film che, almeno per quanto mi riguarda, non riescono a farmi cambiare canale quando passano in tv. E che, inevitabilmente, mi fanno commuovere ogni volta che li vedo... Nella fattispecie, un po' per la 'magia' del bellissimo racconto da cui è tratto, un po' (anzi, parecchio) per la sublime bravura del suo protagonista, che recita 'mascherato' da automa per almeno metà film eppure riesce sempre ad essere più 'umano' degli altri umani che recitano con lui.
mercoledì 20 agosto 2014
(Ri)vediamoli - QUIZ SHOW
Robert Redford compie 77 anni e noi siamo contenti di fargli gli auguri: attore carismatico, regista, produttore, "testa pensante" di Hollywood, animo profondamente "liberal", che ha dovuto aspettare le rughe sul volto e i segni del tempo per scrollarsi di dosso l'immagine di sex-symbol che gli aveva appiccicato addosso lo star-system. Cineasta impegnato, scopritore di talenti(ha fondato lui il Sundance Festival), ha diretto film importanti e sempre ingiustamente sottovalutati. Questo è uno dei suoi migliori: buon compleanno Bob!
lunedì 11 agosto 2014
TRUE DETECTIVE (STAGIONE 1)
(id.)
di Cary Joji Fukunaga (Usa, 2014)
con Matthew McCounaughey, Woody Harrelson, Michelle Monaghan
durata: 8 episodi di 60 minuti
Prima o poi doveva succedere che anche Solaris si occupasse di serie tv, per certi versi stimolato dall'interessante dibattito sorto in occasione del post dedicato all'argomento (vedi qui). Certo, con mia grande sorpresa, non potevo immaginare che la prima serie visionata dal sottoscritto si sarebbe rivelata... beh, sì: la migliore 'cosa' vista finora in quest'anno solare. Senza alcun dubbio. Tengo a precisare che la mia è un'opinione 'dilettantesca', cioè quella di un appassionato cinefilo che si è buttato nel mondo dei serial con occhi e ritmi da cinefilo, e che in quanto tale prova a buttar giù una recensione. Per questo vi chiedo comprensione e 'pirdunanza' (per dirla alla Camilleri) per le eventuali ovvietà che scrivo: ma forse sarà interessante anche per i 'serialisti' incalliti incontrare uno sguardo 'vergine' in materia...
di Cary Joji Fukunaga (Usa, 2014)
con Matthew McCounaughey, Woody Harrelson, Michelle Monaghan
durata: 8 episodi di 60 minuti
Prima o poi doveva succedere che anche Solaris si occupasse di serie tv, per certi versi stimolato dall'interessante dibattito sorto in occasione del post dedicato all'argomento (vedi qui). Certo, con mia grande sorpresa, non potevo immaginare che la prima serie visionata dal sottoscritto si sarebbe rivelata... beh, sì: la migliore 'cosa' vista finora in quest'anno solare. Senza alcun dubbio. Tengo a precisare che la mia è un'opinione 'dilettantesca', cioè quella di un appassionato cinefilo che si è buttato nel mondo dei serial con occhi e ritmi da cinefilo, e che in quanto tale prova a buttar giù una recensione. Per questo vi chiedo comprensione e 'pirdunanza' (per dirla alla Camilleri) per le eventuali ovvietà che scrivo: ma forse sarà interessante anche per i 'serialisti' incalliti incontrare uno sguardo 'vergine' in materia...
martedì 5 agosto 2014
IL CINEMA CHE VERRA' : PROPOSTE AUTUNNO-INVERNO...
Interstellar, di Chris Nolan. Il film più atteso della stagione. |
Questi sono i dieci film che, a nostro opinabilissimo giudizio, meritano un cerchietto sul calendario: ma ne riparleremo quando li avremo visti!
lunedì 28 luglio 2014
WAR NO MORE ! - IL MESTIERE DELLE ARMI
(id.)
di Ermanno Olmi (Italia, 2001)
con Hristo Jivkov, Sergio Grammatico, Sasa Vulicevic, Aldo Toscano, Sandra Ceccarelli
durata: 100 min.
★★★★★
"Chi fu il primo che inventò le spaventose armi? Da quel momento furono stragi, guerre, si aprì la via più breve alla crudele morte. Tuttavia il misero non ne ha colpa. Siamo noi che usiamo malamente quel che egli ci diede per difenderci dalle feroci belve"
( Tibullo, I sec. a.C .)
( Tibullo, I sec. a.C .)
Nel novembre del 1526 un esercito di 14mila lanzichenecchi oltrepassa il Brennero e invade la Pianura Padana, diretto a Roma. Li comanda il generale teutonico Zorzo Frundsberg, veterano di guerra che porta sempre con sè un cappio d'oro con cui vorrebbe impiccare il Papa. A difendere lo Stato Pontificio, oltre alle armate ufficiali, c'è un giovane capitano di ventura alla guida di un manipolo di mercenari: si chiama Giovanni de'Medici, detto Giovanni dalle Bande Nere per l'abitudine di dipingere di nero le armature dei propri soldati, in modo da poter compiere rappresaglie anche durante le ore notturne. Giovanni combatte eroicamente il nemico, ma nulla può contro i giochi di potere perpetrati dai potenti: il Duca di Ferrara Alfonso I d'Este pur di impedire la guerra sul suo territorio si consegna al Frundsberg, aprendogli le porte del suo regno e regalandogli quattro piccoli cannoni (detti 'falconetti'), uno dei quali colpirà Giovanni a una gamba durante lo scontro decisivo. La medicina dell'epoca, ancora totalmente impreparata a curare le ferite da arma da fuoco, nulla può contro la cancrena: Giovanni de'Medici morirà quattro giorni dopo, nel suo letto, tra sofferenze atroci.
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