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venerdì 9 novembre 2018

LE VITE DEGLI ALTRI (100 ANNI DOPO LA GRANDE GUERRA)

Ovviamente la Prima Guerra Mondiale non c'entra con questo film. Non c'entra... ma c'entra: perchè questo splendido film del tedesco Von Donnesmarck (poi mai più ripetutosi a questi livelli) racconta in maniera esemplare le scorie della guerra e le sue conseguenze sulla popolazione, anche a distanza di decenni. L'incubo della "guerra fredda" certifica l'inutilità della lotta armata e il fallimento della strategia del terrore, i cui unici risultati furono le tante vittime innocenti, colpevoli solo di avere un'opinione personale, qualsiasi essa fosse...


titolo originale: DAS LEBEN DER ANDEREN (Germania, 2006)
regia: FLORIAN HENCKEL VON DONNESMARCK
sceneggiatura: FLORIAN HENCKEL VON DONNESMARCK
cast: ULRICH MUHE, SEBASTIAN KOCH, MARTINA GEDECK, THOMAS THIEME
durata: 137 minuti
giudizio:


martedì 6 novembre 2018

TORNERANNO I PRATI (100 ANNI DOPO LA GRANDE GUERRA)

torneranno i prati (scritto volutamente in minuscolo) è l'ultimo film di un grande regista e un grande uomo, Ermanno Olmi, che ha riversato in questa piccola opera su commissione il suo testamento artistico e spirituale: un film contro la follia della guerra, un omaggio alle diversità e alla fratellanza, la ricerca ancestrale di umanità anche in un contesto tragico come le trincee della Grande Guerra. Ripropongo questa recensione che già scrissi nel 2014 perchè la trovo perfetta per chiudere i conti con il centenario del primo conflitto mondiale, ribadendo la necessità di imparare dagli errori del passato.


titolo originale: TORNERANNO I PRATI (Italia, 2014)
regia: ERMANNO OLMI
sceneggiatura: ERMANNO OLMI
cast: CLAUDIO SANTAMARIA, ALESSANDRO SPERDUTI, FRANCESCO FORMICHETTI, ANDREA DI MARIA
durata: 80 minuti
giudizio:

sabato 3 novembre 2018

JOYEUX NOEL (100 ANNI DOPO LA GRANDE GUERRA)

Il 4 novembre di un secolo fa l'armistizio di Villa Giusti poneva fine, sul fronte italiano, alla Prima Guerra Mondiale. Mi sono sempre chiesto come mai nel nostro Paese non ci sia mai stata un'adeguata presa di coscienza delle imprese dei nostri soldati e una doverosa commemorazione dei nostri caduti (militari e civili). Colpa, a mio giudizio, dello sciagurato Ventennio fascista che immediatamente seguì la fine delle ostilità e fece sprofondare l'Italia in un abisso di vergogna e disperazione tali da farci dimenticare anche l'eroismo della Grande Guerra. Che, come tutti sanno, rappresentò per noi il raggiungimento dell'unità nazionale con le conquiste di Trento e Trieste, strappate a caro prezzo all'Impero Austro-Ungarico.



titolo originale: JOYEUX NOEL (FRANCIA, 2005)
regia: CHRISTIAN CARION
sceneggiatura: CHRISTIAN CARION
cast: GUILLAUME CANET, LUCAS BELVAUX, DANIEL BRUHL, DANY BOON, DIANE KRUGER
durata: 96 minuti
giudizio: 

lunedì 10 novembre 2014

TORNERANNO I PRATI

(id.)
di Ermanno Olmi (Italia, 2014)
con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti, Andrea Di Maria, Domenico Benetti
durata: 80 min.


Esiste un modo efficace per raccontare una guerra? Ermanno Olmi ci aveva già provato (riuscendoci alla grande) con Il mestiere delle armi (vedi recensione), quasi quindici anni fa. Il film raccontava di una guerra lontana e di un momento epocale della storia, il passaggio dalle armi bianche alle armi da fuoco, che cambiò non solo il modo di combattere ma i destini del mondo intero. La guerra combattuta da Joanni de' Medici era, a suo modo, un atto di eroismo e ardimento. La guerra 'moderna', quella fatta con i cannoni e le bombe, si trasformò invece nel più vile atto di barbarie e stupidità umana: per uccidere bastava premere un grilletto, anche il più codardo dei soldati poteva farlo. Dal giorno in cui il valoroso capitano 'de Medici era morto tra sofferenze atroci, sventrato da una palla di cannone, il coraggio aveva lasciato il posto alla follia.

lunedì 28 luglio 2014

WAR NO MORE ! - IL MESTIERE DELLE ARMI


(id.)
di Ermanno Olmi (Italia, 2001)
con Hristo Jivkov, Sergio Grammatico, Sasa Vulicevic, Aldo Toscano, Sandra Ceccarelli
durata: 100 min.


"Chi fu il primo che inventò le spaventose armi? Da quel momento furono stragi, guerre, si aprì la via più breve alla crudele morte. Tuttavia il misero non ne ha colpa. Siamo noi che usiamo malamente quel che egli ci diede per difenderci dalle feroci belve"
( Tibullo, I sec. a.C .)

Nel novembre del 1526 un esercito di 14mila lanzichenecchi oltrepassa il Brennero e invade la Pianura Padana, diretto a Roma. Li comanda il generale teutonico Zorzo Frundsberg, veterano di guerra che porta sempre con sè un cappio d'oro con cui vorrebbe impiccare il Papa. A difendere lo Stato Pontificio, oltre alle armate ufficiali, c'è un giovane capitano di ventura alla guida di un manipolo di mercenari: si chiama Giovanni de'Medici, detto Giovanni dalle Bande Nere per l'abitudine di dipingere di nero le armature dei propri soldati, in modo da poter compiere rappresaglie anche durante le ore notturne. Giovanni combatte eroicamente il nemico, ma nulla può contro i giochi di potere perpetrati dai potenti: il Duca di Ferrara Alfonso I d'Este pur di impedire la guerra sul suo territorio si consegna al Frundsberg, aprendogli le porte del suo regno e regalandogli quattro piccoli cannoni (detti 'falconetti'), uno dei quali colpirà Giovanni a una gamba durante lo scontro decisivo. La medicina dell'epoca, ancora totalmente impreparata a curare le ferite da arma da fuoco, nulla può contro la cancrena: Giovanni de'Medici morirà quattro giorni dopo, nel suo letto, tra sofferenze atroci.

sabato 26 luglio 2014

WAR NO MORE !



Il 28 luglio di cento anni fa l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe dichiarava guerra alla Serbia, decretando ufficialmente l'inizio della Prima Guerra Mondiale. Tra due giorni, dunque, su tutto il pianeta sarà tempo di celebrazioni solenni e fiumi di lacrime di coccodrillo... mai come in questo caso infatti una ricorrenza del genere ha l'amaro sapore dell'ipocrisia: i tragici resoconti che arrivano dal Medio Oriente, dall'Ucraina, dalla Libia, oltre che da mille paesi lontani e tristemente dimenticati, ci dicono che questo secolo di storia (e neppure quelli precedenti, a dire il vero) sono serviti a far rinsavire i Potenti della Terra. Non solo: il prossimo 6 agosto sarà anche il 69. anniversario dello sgancio della bomba atomica su Hiroshima, ovvero il più terribile massacro bellico mai ordito nella storia dell'umanità...