'American Sniper' di Clint Eastwood |
martedì 30 dicembre 2014
IL CINEMA CHE VERRA' : DIECI TITOLI 'GIUSTI' CHE CI ACCOMPAGNERANNO FINO ALL'ESTATE...
venerdì 26 dicembre 2014
L'AMORE BUGIARDO (GONE GIRL)
(Gone girl)
di David Fincher (Usa, 2014)
con Rosamund Pike, Ben Affleck, Carrie Coon, Kim Dickens, Neil Patrick Harris, Tyler Perry
durata: 149 min.
★★★☆☆
Nick e Amy sono una splendida coppia wasp newyorchese: belli, ricchi, affermati. Lui fa l'editore e vorrebbe diventare romanziere, lei campa di rendita con i soldi dei genitori, accumulati grazie al successo di una serie di libri che la vede come protagonista. Ma la vita, si sa, è una ruota che gira: cinque anni dopo li ritroviamo soli e disoccupati in uno sperduto paesino del Missouri, con un matrimonio fallito, i sogni infranti e i debiti da pagare. Nick pensa seriamente al divorzio, ma proprio il giorno del loro quinto anniversario di nozze Amy scompare nel nulla...
domenica 21 dicembre 2014
IL RAGAZZO INVISIBILE
(id.)
di Gabriele Salvatores (Italia, 2014)
con Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Noa Zatta, Hristo Jivkov
durata: 100 min.
★★☆☆☆
Fa rabbia, non lo nego, vedere un film italiano tanto atteso non mantenere le promesse, specie se a dirigerlo è un cineasta al quale tutto si può imputare tranne che manchi di coraggio: Gabriele Salvatores è infatti uno dei pochissimi registi italiani capace di assumersi il rischio di sperimentare generi (quasi) sempre diversi e inusuali per il nostro cinema, spaziando dalla commedia al grottesco, dal thriller alla fantascienza, fino a questo fantasy pieno di effetti speciali e buone intenzioni, costato la ragguardevole cifra (per gli standard di casa nostra) di otto milioni di euro, e con l'ambizione dichiarata di aprire la 'via italiana' ai comics-movie...
di Gabriele Salvatores (Italia, 2014)
con Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Noa Zatta, Hristo Jivkov
durata: 100 min.
★★☆☆☆
Fa rabbia, non lo nego, vedere un film italiano tanto atteso non mantenere le promesse, specie se a dirigerlo è un cineasta al quale tutto si può imputare tranne che manchi di coraggio: Gabriele Salvatores è infatti uno dei pochissimi registi italiani capace di assumersi il rischio di sperimentare generi (quasi) sempre diversi e inusuali per il nostro cinema, spaziando dalla commedia al grottesco, dal thriller alla fantascienza, fino a questo fantasy pieno di effetti speciali e buone intenzioni, costato la ragguardevole cifra (per gli standard di casa nostra) di otto milioni di euro, e con l'ambizione dichiarata di aprire la 'via italiana' ai comics-movie...
giovedì 18 dicembre 2014
EFA 2014 : POLONIA PIGLIATUTTO CON "IDA", MA C'E' GLORIA ANCHE PER L'ITALIA
Pawel Pawlikoski, miglior regista per 'Ida' |
domenica 14 dicembre 2014
GOLDEN GLOBES: LE NOMINATIONS
Ed eccole dunque le prime nominations dell'anno, come da tradizione quelle per i Golden Globes, i premi della stampa estera 'distaccata' a Hollywood che inaugurano la stagione degli Awards, la quale avrà il suo culmine il prossimo 22 febbraio con la consegna degli Oscar. I Globes invece saranno assegnati l'11 gennaio, quattro giorni prima dell'annuncio delle candidature dell'Academy.
giovedì 11 dicembre 2014
MOMMY
(id.)
di Xavier Dolan (Canada, 2014)
con Antoine-Olivier Pilon, Anne Dorval, Suzanne Clément
durata: 140 min.
★★★★☆
Compiaciuto? Può essere. Autoreferenziale? Forse un pochino sì. Ruffiano? Innegabilmente. D'altronde come potrebbe non esserlo l'ultimo film di un ragazzino prodigio che a 25 anni ha già diretto cinque lungometraggi (tutti selezionati per i maggiori festival del mondo) e si è pure aggiudicato il Gran Premio della Giuria a Cannes? Insomma, a 25 anni se si è bravi è lecito essere anche un po' sbruffoni: lo era anche Orson Welles quando più o meno alla stessa età diresse Quarto Potere... intendiamoci, nessuno si sogna di paragonare Xavier Dolan a Orson Welles (pur se entrambi scrivono, dirigono, producono e a volte anche interpretano i propri lavori) e nessuno pensa che Mommy cambierà la storia del cinema: semplicemente, dico che quando si è giovani e talentuosi non è un delitto sgomitare per ottenere un posto al sole. Anzi, forse è doveroso farlo.
mercoledì 10 dicembre 2014
FOXFIRE - RAGAZZE CATTIVE (BAD GIRLS)
di Laurent Cantet (Francia/Canada, 2012)
con Raven Adamson, Katie Coseni, Madeleine Bisson, Claire Mazerolle, Paige Moyles
durata: 143 min.
L'Utopia e la Ragione, l'idealismo e la realtà. L'America come fucìna di sogni e il suo rovescio, ovvero il conformismo imperante che seppellisce ogni ideologia. Laurent Cantet abbandona la propria patria (la Francia) per trasferirsi nei puritani Stati Uniti degli anni '50, quando un gruppo di giovani studentesse stanche dei soprusi e dei maltrattamenti subìti dai colleghi maschi (ovviamente nel silenzio totale di un'opinione pubblica bigotta e perbenista) fondano una specie di 'comunità' per donne offese, violentate, e non disposte a tollerare ulteriori vessazioni. Le Foxfire, appunto. Le cose all'inizio andranno benissimo, tanto che il gruppo diventa sempre più numeroso, ma poi all'atto pratico il desiderio sempre più smodato di vendetta nei confronti degli uomini degenererà rapidamente in una violenza assurda e deprecabile, che distruggerà ogni sogno.
domenica 7 dicembre 2014
THE ROVER
di David Michòd (Australia, 2014)
con Guy Pearce, Robert Pattinson, Scoot McNairy
durata: 103 min.
★★☆☆☆
Stranamente, un film del genere NON è tratto dall'ennesimo romanzo di Cormac McCarthy. Stranamente, The Rover è (o almeno dovrebbe essere) un soggetto originale: scritto dallo stesso regista insieme a Joel Edgerton, e accolto con buone critiche al Festival di Cannes, ci si aspettava parecchio di più da questo ennesimo road-movie post-apocalittico-distopico ambientato per le 'solite' strade impolverate e violente di una terra ormai allo sbando, in balìa di bande criminali che si ammazzano a vicenda come mosche... Insomma, non è The Road (e nemmeno Mad Max) ma ci si va molto, troppo vicino. Questo è il difetto più evidente di The Rover: pur essendo appunto uno script originale, la sensazione di deja-vu è inevitabile, quasi opprimente. Una pellicola davvero troppo prevedibile per un regista che ci aveva stupito con il crudo e disturbante Animal Kingdom, e che qui invece torna sui comodi binari della classicità.
mercoledì 3 dicembre 2014
MANUALE DI SOPRAVVIVENZA... ALL'ABBUFFATA NATALIZIA! PER UN NATALE DA CINEFILI
Il ricco, il povero e il maggiordomo |
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