di Gus Van Sant (Usa, 2015)
con Matthew McCounaughey, Ken Watanabe, Naomi Watts
durata: 110 minuti
★★☆☆☆
L'amore. La crisi. La perdita. La mancanza. Il dolore. Il rimorso. Non riesco ad immaginare una vita peggiore di colui che, sopravvissuto a un lutto (o comunque a un distacco), non ha fatto in tempo a "spiegarsi" con la persona amata, a trovare il coraggio o a scacciare l'orgoglio per ricostruire un rapporto. Di Gus Van Sant si potrà dire tutto, ma non certo che non sia un regista profondamente umano e rispettoso della sofferenza, da sempre attento ai delicatissimi meccanismi che regolano le nostre vite. Per questo, lo dico subito, La Foresta dei Sogni, pur essendo un film palesemente imperfetto, non merita le stroncature preconcette della critica e i beceri fischi che lo hanno accolto a Cannes, quasi come davanti a un plotone d'esecuzione... come in ogni sua opera si resta comunque colpiti dall'argomento trattato, desiderosi di riflettere. Che poi è forse l'aspetto più importante di un film.