Avrei voluto parlarvi dei David di Donatello e del palmarès assegnato ieri sera, tra l'altro di tutto rispetto... ma è davvero impossibile parlare di cinema dopo l'ennesima, ingloriosa figuraccia di chi ha organizzato la cerimonia, trasmessa dalla Rai a un orario improponibile (dopo il Conclave e dopo i pacchi di Affari Tuoi, evidentemente più importanti per la tv di stato), piena di lungaggini e strafalcioni, finita a notte fonda nel disinteresse generale e (giustamente) respinta dal pubblico. Lo dico ormai da tanti, troppi anni: non capisco perchè questo accanimento terapeutico verso un evento che, ormai è palese, in Italia non siamo in grado di mettere su. Tramettere i David non è un obbligo, e farlo in queste condizioni è davvero tafazziano...
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giovedì 8 maggio 2025
mercoledì 12 maggio 2021
DAVID 2021: VINCE DIRITTI NELL'EDIZIONE (STANCA...) DELLA "RIPARTENZA"
Tutto come da copione ai 66. David di Donatello, tenutisi ieri sera a Roma in una cerimonia "sdoppiata" in due location diverse (gli studi Rai Fabrizio Frizzi e il Teatro dell'Opera). Vince come da pronostico Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti, il bel biopic sul pittore Antonio Ligabue che si porta a casa ben sette statuette e tutte quelle più importanti: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista (Elio Germano), oltre ai riconoscimenti per fotografia, scenografie, acconciatura e sonoro. Un trionfo meritato per un film toccante, appassionante e rigoroso, che ha comunque beneficiato (va detto) di una concorrenza non proprio da far tremare i polsi, in un'annata alquanto particolare...
martedì 19 aprile 2016
DAVID 2016 : VINCONO GENOVESE, MAINETTI E GARRONE. PER SKY "BUONA" LA PRIMA
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Paolo Genovese, regista di "Perfetti Sconosciuti", miglior film italiano dell'anno |
Doveva essere l'edizione del rilancio e, nel contempo, la celebrazione dei sessant'anni dei David di Donatello, per la prima volta in assoluto trasmessa dalle telecamere di Sky (che ne ha curato anche l'organizzazione). E in effetti la differenza si è vista: a parte qualche gaffe dell'impalpabile conduttore Alessandro Cattelan (che omaggia Morricone ma fischietta un brano di Micalizzi...) la cerimonia è stata tutto sommato all'altezza della situazione: ricalcando la Notte degli Oscar (e quindi con siparietti spettacolari, clip dei film candidati, musiche in sottofondo ad accompagnare i vincitori, ecc...) la serata è scorsa via con buon ritmo e senza tempi morti, risultando alla fine un buono spot per il cinema italiano: in confronto alle ultime imbarazzanti edizioni targate Rai è parsa davvero tutt'altra cosa... bene così.
sabato 26 marzo 2016
SULLE CANDIDATURE DEI DAVID E LO STATO DI SALUTE DEL CINEMA ITALIANO...
"Fuocoammare" di Gianfranco Rosi |
sabato 13 giugno 2015
DAVID A SORPRESA: VINCE MUNZI, MORETTI SI "CONSOLA" CON LE SUE ATTRICI
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Francesco Munzi, Margherita Buy, Elio Germano: il "tris d'assi" dei David 2015 |
Anime nere di Francesco Munzi è il miglior film italiano della stagione, almeno per i giurati dei David di Donatello che gli hanno assegnato ben nove statuette (tutte le più importanti: film, regia, sceneggiatura, produzione, suono, fotografia, montaggio, canzone e colonna sonora originale). Un trionfo in piena regola dunque, meritatissimo e assolutamente inaspettato: i pronostici della vigilia infatti erano tutti per Nanni Moretti e il suo Mia madre, favorito anche dal particolare regolamento della competizione che aveva "fatto fuori" quelli che teoricamente dovevano essere i suoi principali avversari, ovvero Matteo Garrone e Paolo Sorrentino (i cui film, usciti oltre la data-limite del 23 aprile, saranno in gara l'anno prossimo).
mercoledì 11 giugno 2014
DAVID DI DONATELLO: TRA LE GAFFES, VINCE VIRZI'...
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Paolo Virzì riceve il David per 'Il capitale umano', film italiano dell'anno |
domenica 16 giugno 2013
DAVID DI DONATELLO: VINCE TORNATORE, TRIONFA L'OVVIETA'
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Giuseppe Tornatore, trionfatore ai David 2013 con 'La migliore offerta' |
sabato 5 maggio 2012
DAVID 2012, SBANCANO I TAVIANI
i fratelli Taviani, trionfatori ai David |
'Cesare deve morire', miglior film |
Così va la vita. E noi siamo contenti comunque perchè Cesare deve morire è un film bello, poetico, coraggioso, emozionante: la storia di un gruppo di detenuti che si trasformano in attori per recitare il Giulio Cesare di Shakespeare è splendida e toccante: e poco importa se i 'puristi' non hanno ancora sciolto il dubbio se trattasi di fiction, documentario, metacinema, teatro filmato o quant'altro. Noi sappiamo che è un capolavoro, e questo ci basta. Anzi, no: dal momento che la Giuria dei David ha anche il compito di selezionare il titolo del film italiano da candidare ai prossimi Oscar, ci auguriamo che non ci sia alcun dubbio sulla scelta: i Taviani stra-meritano il biglietto per Hollywood, e speriamo che il loro film sia sostenuto a dovere da chi ha il compito di farlo.
Zhao Tao, miglior attrice per 'Io sono Li' |
Michel Piccoli, premiato per 'Habemus Papam' |
TUTTI I VINCITORI
giovedì 12 aprile 2012
GIORDANA, MORETTI, SORRENTINO: SPRINT PER I DAVID
Romanzo di una strage |
Habemus Papam |
Per contro, al vertice dei botteghini italici troviamo titoli come Benvenuti al nord, Immaturi, Vacanze di Natale a Cortina e (sic!) I soliti idioti. E credo che una riflessione debba essere fatta, a proposito di 'educazione' e livello culturale dello spettatore medio...
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This must be the place |
Ma l'importanza dei David di Donatello si rifletterà, soprattutto, anche sulla scelta del candidato italiano che rappresenterà l'Italia agli Oscar del prossimo anno. Selezione che, appunto, compete alla commissione selezionatrice dei David. E allora, escludendo Terraferma e Habemus Papam, usciti nel 2011 e quindi non candidabili per i regolamenti dell'Academy (Terraferma, tra l'altro, fu il candidato italiano dell'anno scorso, con poca fortuna), e anche This must be the place (girato in inglese) la scelta si restringe a pochi nomi. Vogliamo fare un pronostico? Beh, non sono mai stato bravo... però direi che Cesare deve morire, per struttura, argomento, messa in scena e prestigio, sarebbe perfetto per 'volare' a Hollywood. Io tifo per i Taviani.
TUTTE LE CANDIDATURE
sabato 7 maggio 2011
NELLA NOTTE DEI DAVID TRIONFA MARTONE
Valerio Binasco, Mario Martone, Luigi LoCascio |
Elio Germano |
Valentina Lodovini |
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sabato 9 aprile 2011
DAVID: Martone in pole position, nonostante tutto...
Con l'annuncio delle candidature entra nel vivo la corsa per i David di Donatello, ribattezzati in pompa magna 'gli Oscar italiani', anche se in verità hanno ben poco da spartire con il dorato mondo hollywoodiano: le cerimonie sgangherate, raffazzonate e cialtrone degli ultimi anni, infatti, non hanno certo contribuito a promuovere il nostro cinema (perfino la Rai, proprio per manifesta sciatteria, ha soppresso la diretta della premiazione 'relegandola' sul digitale terrestre). Ma aldilà di questo, quello che a noi interessa sono i film in gara, e allora vediamo di parlare un po' di queste candidature che, mai come quest'anno, sembrano avere un vincitore già scritto.
Il vincitore, annunciato, è ovviamente Mario Martone e il suo magnifico film Noi Credevamo. Nell'anno dei 'festeggiamenti' per i 150 anni dell'Unità d'Italia sarebbe davvero clamoroso se la grandiosa epopea sul Risorgimento firmata dal regista napoletano non dovesse trionfare: innanzitutto perchè è un capolavoro assoluto (come questo blog ha sempre sostenuto, fin dalla proiezione 'veneziana'), un po' perchè è 'opportuno' che vinca (per le celebrazioni di cui sopra), un po' perchè... diciamo la verità, non c'è proprio gara: mi rifiuto di credere che una commediola provincialotta e nazional-popolare (seppur divertentissima, non lo nego) come Benvenuti al Sud possa venire premiata come miglior film italiano dell'anno... c'è un limite a tutto!
Il discorso che bisogna fare semmai è un altro: com'è possibile che un film come Noi Credevamo, meritevole di ben 13 candidature, accolto entusiasticamente dalla critica 'seria' e non militante, unico vero kolossal italiano di inizio millennio, abbia avuto un riscontro al botteghino così modesto? I numeri apparentemente sono impietosi: nemmeno 2 milioni di euro incassati a fronte dei 30 di Benvenuti al Sud! E qui dobbiamo fare un discorso politico, che a molti magari non piacerà ma che è l'unica spiegazione possibile. Semplicemente, il film di Martone è una dura presa di posizione contro il retorico trionfalismo di questi giorni, e getta uno sguardo spietato, ipercritico e fortemente polemico sulla nostra nazione: basta vedere il finale, con lo sguardo sconsolato e attonito di Luigi LoCascio sul Parlamento vuoto per capire il pensiero del regista. L'Italia è stata fatta, ma non ancora gli italiani. Siamo rimasti un popolo diviso, egoista, classista, mercenario, oggi come 150 anni fa. Questo è il 'rischio' che si corre, da parte di certi governi, a 'commissionare' certi film a registi capaci e 'non allineati' come Martone, che magari ti regalano perle di grande valore ma non utilizzabili come strumento propagandistico...
Ed ecco che allora si scopre che i pessimi incassi del film sono tutti da attribuirsi alla scarsa distribuzione, e non certo al gradimento del pubblico: la media incassi/schermi di Noi Credevamo è, infatti, superiore al 90% delle pellicole fin qui proiettate in tutto il 2011. A riprova che il film è stato 'scientificamente' boicottato, e perfino disconosciuto dagli stessi produttori: la 01 Distribution (vale a dire mamma Rai) lo ha distribuito in tutto in una trentina di sale (quasi tutte piene), senza uno straccio di pubblicità e tagliato di mezz'ora. Perfino nell'edizione in dvd il film è stato massacrato: uno scarno cofanetto contenente la versione 'tagliata' passata al cinema, senza extra e senza sottotitoli. Cose tipicamente italiane.
Diamo ora uno sguardo veloce alle nominations: dando per scontata la vittoria di Martone per film, regia e produzione, i pronostici sono per Elio Germano (La nostra vita) come miglior attore, pur con la forte concorrenza di Kim Rossi Stuart (Vallanzasca), e Alba Rohrwacher (La solitudine dei numeri primi) tra le attrici. Stupisce la clamorosa assenza di Toni Servillo, pur con ben tre film interpretati (Una vita tranquilla, Gorbaciof e lo stesso Noi Credevamo). Forse per manifesta superiorità? Tra i non protagonisti, lotta tra Battiston, Bova e Siani tra gli uomini, mentre la bellissima Valentina Lodovini dovrà guardarsi bene dalla 94enne Valeria DeFranciscis Bendoni, 'star' di Gianni e le donne. Ottimi, comunque, i risultati di Una vita tranquilla, 20 sigarette, il divertentissimo e surreale Basilicata coast to coast, nonchè lo stupendo (e invisibile, ahimè) Le quattro volte di Michelangelo Frammartino.
Appuntamento al 6 maggio.
QUI tutte le candidature.
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