giovedì 8 maggio 2025

SAREBBE DOVUTO ESSERE UN POST DI CINEMA... (DAVID 2025)

Avrei voluto parlarvi dei David di Donatello e del palmarès assegnato ieri sera, tra l'altro di tutto rispetto... ma è davvero impossibile parlare di cinema dopo l'ennesima, ingloriosa figuraccia di chi ha organizzato la cerimonia, trasmessa dalla Rai a un orario improponibile (dopo il Conclave e dopo i pacchi di Affari Tuoi, evidentemente più importanti per la tv di stato), piena di lungaggini e strafalcioni, finita a notte fonda nel disinteresse generale e (giustamente) respinta dal pubblico. Lo dico ormai da tanti, troppi anni: non capisco perchè questo accanimento terapeutico verso un evento che, ormai è palese, in Italia non siamo in grado di mettere su. Tramettere i David non è un obbligo, e farlo in queste condizioni è davvero tafazziano... 



Maura Delpero, miglior regista per "Vermiglio"
Sarebbe dovuto essere un post di cinema... un post in cui avrei voluto resocontarvi sui David di Donatello assegnati ieri sera, tra l'altro (a mio modestissimo parere) con un palmarès di tutto rispetto e con la prima vittoria di una regista donna (Maura Delpero) in 70 anni di storia, evento oltremodo importante e significativo. Sarebbe anche dovuto essere un post pieno di sano ottimismo verso il cinema italiano e le sue prospettive, dato che finalmente molti dei premiati di ieri sera sono facce nuove e giovani (Tecla Insolia, Margherita Vicario, Francesco Di Leva), che hanno portato sul grande schermo opere interessanti e non convenzionali. Sarebbe dovuto essere, insomma, un post "normale", un ordinario commento sulla award season italiana...

Margherita Vicario, due premi per "Gloria!"
E invece no, niente di tutto questo.
Perchè è impossibile parlare seriamente di cinema quando ancora una volta, purtroppo, il cinema è stato maltrattato in maniera ignobile da una diretta televisiva imbarazzante, come accade ormai da una ventina d'anni a questa parte (ma oserei dire da sempre). Non capisco francamente questo accanimento terapeutico verso la "Notte" dei David (è proprio il caso di dirlo, poi vedremo perchè), dato che ormai è evidente che la televisione italiana (o almeno quella di stato, dato che la cerimonia è sempre andata in onda sulla Rai) è palesemente incapace di organizzare eventi di questo tipo, anche se ogni anno si cerca di scimmiottare in tutti i modi gli Oscar americani. Ma tra la serata degli Oscar e quella dei David, a livello organizzativo, artistico e pubblicitario, passa la stessa differenza che c'è tra la finale di Champions League e quella del torneo Birra Moretti.

Elio Germano, miglior attore per "Berlinguer, la grande ambizione"
Ma andiamo con ordine. E' evidente che alla Rai di trasmettere i David non gliene importa un fico secco: lo fa per obbligo, per contratto, consapevole di programmare una manifestazione che interessa soltanto agli appassionati di cinema, che sono purtroppo pochi in confronto alla sterminata platea televisiva. Ergo: la Rai sa già in partenza che a livello di audience questa serata sarà un bagno di sangue... per questo ieri sera ha preferito trasmettere prima una lunga edizione straordinaria del Tg dedicata al Conclave e successivamente anche una puntata dell'inossidabile Affari Tuoi. Così facendo, la diretta dei David è iniziata addirittura alle 22, un orario improbabile che la dice lunga di quanto la tv di stato abbia interesse a promuovere il cinema italiano, che evidentemente viene anche dopo i "pacchi" di Stefano De Martino.

Tecla Insolia, miglior attrice per "L'arte della Gioia"
Non solo: nonostante l'orario di inizio, non è che ci si è preoccupati di "snellire" la cerimonia e farla finire perlomeno a un'ora decente. Non sia mai: balletti, siparietti musicali, pubblicità d'obbligo, tante (troppe!) ciance, penose cadute di stile (lo spazio in memoriam senza le foto dei defunti) e perfino l'interruzione del tg della notte! Fattosta che i premi più importanti sono arrivati intorno all'1.30, con il povero Sean Baker che si è dovuto sorbire tre ore e mezza di questo baraccone sonnolento prima di ricevere la statuetta per il miglior film straniero, tra l'altro consegnatagli in fretta e furia e quasi con fastidio, quasi come se il vincitore di quattro Oscar fosse uno di passaggio, un ospite sgradito. Non c'è che dire: proprio un bello spot per il cinema italiano!

Va da se che alla luce di tutto questo è perfino inutile parlare dei risultati, del trionfo (meritato) di Vermiglio, di un palmarès quasi tutto al femminile (Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Margherita Vicario, la stessa Delpero), della bella vittoria di Elio Germano nel ruolo di Enrico Berlinguer, della clamorosa sconfitta di Paolo Sorrentino (zero statuette su quindici candidature), che infatti si è guardato bene dal partecipare, dei sacrosanti riconoscimenti alle maestranze del cinema (montatori, truccatori, scenografi, costumisti), arrivati a notte fonda nel disinteresse generale...

Torno quindi a ripetere, ancora una volta, quello che vado dicendo da anni: non è un obbligo trasmettere i David in tv. Lo si faccia solo se ci si crede davvero, organizzando uno spettacolo degno del prestigio del premio. Altrimenti si passi oltre, per umana pietà.

Miglior Film

  • Vermiglio di Maura Delpero

Miglior Attore
  • Elio Germano - Berlinguer - La grande ambizione

Migliore Attrice
  • Tecla Insolia - L’arte della gioia

Miglior Attrice Non Protagonista
  • Valeria Bruni Tedeschi - L’arte della gioia

Miglior Attore Non Protagonista
  • Francesco Di Leva - Familia

Miglior Regia
  • Maura Delpero - Vermiglio

Miglior Esordio alla Regia
  • Gloria! - Margherita Vicario

Miglior Sceneggiatura Originale
  • Vermiglio - Maura Delpero

Miglior Sceneggiatura Non Originale
  • L’arte della gioia - Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli, Stefano Sardo

Miglior Documentario
  • Lirica Ucraina - Francesca Mannocchi

Miglior Film Internazionale
  • Anora - Sean Baker (Universal Pictures International Italy) 

Miglior Produzione
  • Vermiglio - Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per CINEDORA, con RAI CINEMA, in collaborazione con Chrades (coproduzione con la Francia), VERSUS (coproduzione con il Belgio)

Miglior Autore della Fotografia
  • Mikhail Krichman - Vermiglio

Miglior Compositore
  • Margherita Vicario, Davide Pavanello - Gloria!

Migliore Canzone Originale
  • Gloria! “Aria!” - Musica e testi di Margherita Vicario, Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo, Gianluigi Fazio, Interpretata da Margherita Vicario

Miglior Scenografia
  • Le déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta - Scenografia Tonino Zera, Arredamento Maria Grazia Schirripa, Carlotta Desmann

Migliori Costumi
  • Massimo Cantini Parrini - Le déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Miglior Trucco
  • Le déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta - Alessandra Vita, prostetico-special makeup Valentina Visintin

Miglior Acconciatura
  • Aldo Signoretti, Domingo Santoro - Le déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Miglior Montaggio
  • Jacopo Quadri - Berlinguer. La grande ambizione

Miglior Suono
  • Vermiglio - Presa diretta Dana Farzanehpour, Montaggio del suono Hervé Guyader, Creazione suoni Hervé Guyader, Mix Emmanuel De Boissieu

Migliori effetti visivi
  • Napoli - New York - Supervisore Victor Perez

David Giovani
  • Napoli - New York - Gabriele Salvatores

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