Ventisei anni il prossimo febbraio, un pugno di film alle spalle, assolutamente refrattaria al gossip ("anche se i red carpet mi divertono...") e pochissima voglia di mondanità: in apparenza, Paula Beer sembra proprio il ritratto dell'antidiva... ma la domanda sorge inevitabilmente spontanea: fino a quando? Sarà ben difficile infatti che una bellezza così raffinata e particolare, elegante ed enigmatica allo stesso tempo, possa rimanere a lungo lontano dai riflettori, specialmente se al fascino si affiancano anche meriti artistici non indifferenti, che l'hanno portata ad essere l'attrice tedesca più talentuosa della sua generazione. Insomma, come si suol dire: ne risentiremo parlare. E di sicuro a breve!
Da lì infatti la Beer non si ferma più: nel 2012 compare nel kolossal teutonico Ludwig, biografia di Ludovico II di Baviera, due anni dopo è nel cast nello spy-story storico Diplomacy di Volker Schlondorff (il regista de Il tamburo di latta, premiato a Cannes e agli Oscar), ma è nel 2016 che tutto il mondo si accorge di lei: François Ozon la vuole con sè nel suo bellissimo film Frantz, affascinante melodramma bellico d'autore capace di far risaltare tutta la bravura e l'eleganza di Paula. La pellicola viene selezionata in concorso alla 73. Mostra del Cinema di Venezia e la Beer, alla sua prima vetrina internazionale, si porta a casa un riconoscimento personale prestigioso: il Premio Mastroianni dedicato alla miglior attrice emergente (titolo già vinto in passato da Jennifer Lawrence, Mila Kunis e Jasmine Trinca, giusto per fare qualche nome...)
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Il resto è cronaca recente: nel 2018 torna di nuovo sul red carpet del Lido, questa volta diretta dal premio Oscar Florian Henkel Von Donnesmarck in Opera senza autore (ancora un dramma storico, sempre nella sua Germania) ed inizia la collaborazione con un altro regista tedesco, Christian Petzold, che la vuole come protagonista prima ne La donna dello scrittore (2019) e poi in Undine, delicata pellicola che riscrive in versione contemporanea il mito nordico dell'Ondina, leggendaria creatura acquatica che ha bisogno dell'amore degli uomini per conquistarsi un'anima. La sua interpretazione le vale l'Orso d'argento all'ultima Berlinale, ad oggi il suo riconoscimento più importante. Ma crediamo di essere facili profeti nel ritenere che sia solo il primo di una lunghissima serie...
Bellissima, bravissima e gnocchissima, vincitrice del Beauty Awards 2020 non per caso ;)
RispondiEliminaTi capisco, premio più che meritato direi! :)
EliminaBuongustaio!!! :)
RispondiEliminaDiciamo che è difficile restare insensibili a certi argomenti... :)
EliminaMa una che si chiama "Beer" vince a prescindere... 😂😜
RispondiElimina... e tu hai vinto tutto!! :) :)
EliminaNon la conoscevo ma a quanto pare è un talento, oltre che una bellezza, tutta da scoprire! Grazie!
RispondiEliminaÈ davvero un grande talento, una delle migliori attrici della sua generazione: se vuoi recupera "Undine" e "Frantz", non potrai non apprezzarla.
EliminaHa una faccia che "buca" lo schermo, come si suol dire. Davvero bellissima, chapeau!
RispondiEliminaIl "chapeau" è per me o per lei?? :D
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