La 76. edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia comincia nel segno del glamour: mai come quest'anno infatti saranno così numerose le stelle del cinema presenti al Lido, tanto che è praticamente impossibile elencarle tutte... la speranza è che oltre ai "filmoni" in concorso (Joker, Ad Astra, J'Accuse) ci sia adeguato spazio anche per la qualità. SOLARIS (cioè il sottoscritto) sarà ancora una volta in laguna e vi terrà aggiornati sulle pagine facebook del blog e quella personale. Le recensioni le pubblicherò invece man mano che i film usciranno in sala.
E, come sempre, se qualcuno di voi sarà al Lido e mi volesse contattare (potete farlo su messenger - Sauro Scarpelli - o alla mail kriskelvin72@gmail.com) per condividere... sogni, visioni e passioni, oppure semplicemente per un saluto, sarò felicissimo di incontrarvi.
Buona Mostra a tutti!
Un cartellone ricco, ricchissimo di
glamour, come non se ne vedevano da anni. La
76. Mostra del Cinema di Venezia (28 agosto - 7 settembre) potrà contare su un red carpet da fare invidia a quello degli Oscar, tante saranno le star presenti al Lido ad accompagnare i loro film. Il rischio, lo dico subito, è che i vari kolossal americani presenti possano in qualche modo "nascondere" e compensare una qualità artistica complessiva che nelle ultime edizioni era sempre stata altissima e che quest'anno, forse, offre un po' meno agli appassionati e addetti ai lavori. Con la speranza ovviamente di essere felicemente smentito...
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"Joker" di Todd Philips |
Si comincerà già dal primo giorno ad applaudire nomi famosi: direttamente da Cannes, dove ha vinto la Palma d'Oro lo scorso anno, arriverà
Hirokazu Kore-Eda con il suo primo film girato fuori dal Giappone, che avrà l'onore di aprire la kermesse. Il titolo è
La vérité, e nel cast ci sono
Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke e la splendida
Ludivine Sagnier. Ma i titoli più attesi, quelli che porteranno a Venezia migliaia di fan in cerca di
selfie e di autografi saranno certamente altri, a partire dal
Joker di
Todd Philips, primo
cinecomic della storia in concorso e primo
spin-off (si dice così?) dedicato al nemico giurato di
Batman che sarà impersonato da
Joaquim Phoenix (cui farà da "spalla" un giovanotto come
Robert De Niro). Per non parlare poi del fantascientifico
Ad Astra di
James Gray (con
Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Donald Sutherland e Liv Tyler), fino al legal-thriller
J'Accuse di
Roman Polanski, ricostruzione minuziosa dell'
affaire Dreyfus. Il vecchio maestro non potrà essere al Lido per i noti problemi giudiziari, ma al suo posto ci saranno i protagonisti del film, cioè
Jean Dujardin, Louis Garrel ed
Emmanuelle Seigner.
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"Ad Astra" di James Gray |
A contendersi il Leone d'Oro ci saranno anche altri quindici film, tra cui spiccano
EMA di
Pablo Larraìn (con l'esordiente
Mariana De Girolamo e
Gael Garcia Bernal) forse il più quotato tra i registi in gara, insieme ad altri due rappresentanti del cinema indie americano come
Noah Baumbach (con il suo nuovo lavoro,
Marriage Story, con
Scarlett Johansson e
Adam Driver) e
Steven Soderbergh, ormai habituè di Venezia, che torna al Lido con la commedia
The Laudromat (che annovera un supercast con
Meryl Streep, Antonio Banderas, Gary Oldman e
Sharon Stone). Da non sottovalutare nemmeno
Waiting for the Barbarians del colombiano
Ciro Guerra, ispirato all'omonimo libro di
J.M. Coetzee, con
Mark Rylance, Johnny Depp, Robert Pattinson e
Greta Scacchi.
E l'Italia? Il nostro Paese sarà ben rappresentato (si spera!) da tre film in concorso. Il nostro "pezzo da novanta", quello su cui si ripongono le speranze di premio, è certamente il
Martin Eden di
Pietro Marcello, tratto dal famoso romanzo di
Jack London e con
Luca Marinelli mattatore assoluto. Ci saranno anche
Mario Martone (in concorso per il secondo anno consecutivo) con
Il Sindaco del Rione Sanità e
Franco Maresco con il grottesco documentario
La mafia non è più quella di una volta, promosso nel tabellone principale dopo il grande successo di
Belluscone, del 2014.
Ci saranno ancora volta (purtroppo) poche registe donne in gara, di cui soltanto due in lotta per il Leone d'Oro: l'australiana
Shannon Murphy con
Babyteeth e la saudita
Haifaa Al Mansour con
The Perfect Candidate. La loro scarsa presenza sarà in parte compensata dalla Giuria della Mostra, che ha attribuito il ruolo di presidentessa alla cineasta argentina
Lucrecia Martel, poco conosciuta da noi ma una vera istituzione in patria. A lei (insieme agli altri colleghi giurati) il compito di attribuire i premi principali della rassegna, dal Leone d'Oro per il miglior film a quelli per la regia e la sceneggiatura, oltre alle Coppe Volpi per il miglior attore e la miglior attrice. Dovranno valutare, oltre ai titoli già citati, anche due pellicole francesi
(Wasp Network di
Olivier Assayas, con
Penelope Cruz, e l'impegnato
Gloria Mundi di
Robert Guédiguian) oltre a un manipolo di film strettamente "di nicchia" (diciamo pure "da festival") tra i quali spicca lo svedese
About Endlessness di
Roy Anderson, già vincitore nel 2014.
Appuntamento al Lido, dunque. Saranno al solito dodici giorni intensi, pieni di incontri e di visioni, di film e di commenti, di chiacchiere tra appassionati. Dodici giorni in cui non si penserà ad altro se non a precipitarsi (spesso di corsa) da una sala all'altra, a consumare pasti veloci, a scambiarsi opinioni insieme ad altri cinefili. Che poi è il vero piacere dei festival.
E quindi ancora una volta... ci vediamo a Venezia!!
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