lunedì 8 gennaio 2024

GOLDEN GLOBES 2024: I VINCITORI

 

Saranno pure decaduti, screditati, ormai poco "attrattivi", ma a mio modestissimo parere i Golden Globes negli ultimi anni hanno emesso verdetti molto più sensati rispetto agli Oscar. Nella cerimonia di ieri sera a Beverly Hills ogni tassello è stato messo al posto giusto: trionfano (finalmente) Christopher Nolan e il suo Oppenheimer, che si portano a casa ben cinque statuette (miglior film, regia, attore protagonista e non protagonista - ovvero Cillian Murphy e Robert Downey jr. - e colonna sonora), ma c'è gloria anche per il bellissimo Povere Creature! di Yorgos Lanthimos, Leone d'oro a Venezia, e la sua musa Emma Stone, nonchè per il francese Anatomia di una caduta, uno dei migliori film dell'anno. Grande sconfitto Barbie di Greta Gerwig (ma potrà rifarsi agli Oscar) e i suoi attori (Margot Robbie e Ryan Gosling, non considerati). Niente da fare anche per Io Capitano di Matteo Garrone, mai realisticamente in corsa (ma tra i film stranieri quest'anno la concorrenza era davvero molto agguerrita)



Christopher Nolan
Semplicemente perfetti. Niente da dire. Anzi, chapeau, direbbero i francesi: almeno per quanto mi riguarda, gli 81. Golden Globes, assegnati la notte scorsa nella mondana Beverly Hills, non potevano emettere verdetti più meritori. Se proprio devo dirla tutta, non posso fare a meno di sottolineare che questi bistrattati Globes saranno pure screditati e ormai molto meno prestigiosi di un tempo (dopo gli scandali degli anni passati) ma ultimamente sono diventati molto, molto più credibili degli Oscar. Mentre infatti le giurie dell'Academy da tempo sono costrette a pesare col bilancino ogni categoria, stando ben attenti alla famigerata "inclusività" e assegnando statuette in base al manuale Cencelli e alle mode del momento (con risultati tragicomici, vedi gli ultimi "trionfi" di film insulsi come CODA e Everything Everywhere all at Once...), i Globes dimostrano di essere se non altro più liberi e più dignitosi rispetto ai loro diretti concorrenti.   

Emma Stone


E vedremo quindi se quest'anno anche gli Oscar si decideranno finalmente a premiare Christopher Nolan, autentico mattatore della serata di ieri: il suo Oppenheimer si è infatti aggiudicato ben cinque Globi, nella fattispecie quelli per il miglior film drammatico, per la regia, per la colonna sonora (di Ludwig Goransson), per il miglior attore protagonista (andato a Cillian Murphy) e quello, forse il più sacrosanto di tutti, a Robert Downey jr. come miglior attore non protagonista. In pratica un cappotto, che riconosce i meriti di un un film enorme, capace di coniugare l'autorialità con il botteghino e regalare allo spettatore emozioni autentiche unite da un messaggio importante. Chi riteneva Nolan finora un cineasta geniale ma "freddo" nell'esposizione, con Oppenheimer si è dovuto senz'altro ricredere.

Yorgos Lanthimos
Altra bella notizia della serata è stata la vittoria di Yorgos Lanthimos e del suo altrettanto splendido Povere Creature!, film emozionante ma difficile, vincitore del Leone d'oro all'ultima Mostra di Venezia, anche questo autoriale ma con un grandissimo cuore (e soprattutto con una grandissima, immensa Emma Stone, anche lei premiata), forse il film più femminista e anti-patriarcale dell'anno (fa specie che l'abbia diretto un uomo...), di sicuro molto, molto di più del plasticatissimo Barbie che invece esce con le ossa rotte dai Globes. E anche questa è una notizia.

Cillian Murphy
Già, Barbie. E' chiaro che tra tanti vincitori uno sconfitto deve pur esserci, ed è indubbio che il film di Greta Gerwig è stato il grande sconfitto della serata: soltanto due statuette, nemmeno troppo significative (quella per la miglior canzone, di Billie Eilish, e quella, lasciatemi dire farsesca, forse creata apposta, come il "miglior successo commerciale") per una pellicola costruita in laboratorio e capace di mobilitare le masse perfino in estate (nel nostro Paese) dietro la bandiera del "girl power". Attenzione però: i Globes hanno una giuria del tutto diversa da quella degli Oscar, dove a votare è il sistema-cinema (ovvero è Hollywood che premia se stessa) e sono sicuro che l'Academy terrà in considerazione Barbie molto più di quanto ha fatto la GGF (Golden Globe Foundation, l'ente nato dalle ceneri della screditata HFPA e che da quest'anno organizza il premio).   

Non è andata bene nemmeno al nostro Matteo Garrone, che con Io Capitano era in corsa per il miglior film internazionale. Ha vinto, ed era abbastanza scontato, il francese Anatomia di una caduta, che si è portato a casa anche il Globe per la miglior sceneggiatura. Per Garrone resta ancora aperta la porta degli Oscar, ma realisticamente le speranze sono davvero ridotte al lumicino: è vero che, come noto, agli Oscar il film di Justine Triet non ci sarà, ma al momento le candidature de La zona d'interesse di Jonathan Glazer e La società della neve di J.A. Bayona sembrano molto più solide. Staremo a vedere. Bella vittoria anche per il maestro Hayao Miyazaki nel settore animazione, dove il suo Il ragazzo e l'airone ha sbaragliato il campo (tra l'altro sta avendo un grande successo anche in Italia). Pare incredibile, ma per Miyazaki è il primo Globo vinto in tutta la carriera. Meglio tardi che mai...  


TUTTI I VINCITORI  (SEZIONE CINEMA)

Miglior film drammatico: OPPENHEIMER di Christopher Nolan
Miglior attore drammatico: CILLIAN MURPHY (Oppenheimer)
Miglior attrice drammatica: LILY GLADSTONE (Killers of the Flower Moon)

Miglior film commedia/musical: POVERE CREATURE! di Yorgos Lanthimos
Miglior attore commedia/musical: PAUL GIAMATTI  (The Holdovers)
Miglior attrice commedia/musical: EMMA STONE (Povere Creature!)

Miglior attore non protagonista: ROBERT DOWNEY JR. (Oppenheimer)
Miglior attrice non protagonista:  DA'VINE JOY RANDOLPH (The Holdovers)

Miglior regia:  CHRISTOPHER NOLAN (Oppenheimer)
Miglior sceneggiatura: JUSTINE TRIET, ARTHUR HARARI (Anatomia di una caduta)
Miglior colonna sonora:  LUDWIG GORANSSON (Oppenheimer)
Miglior canzone: "WHAT WAS I MADE FOR"  (Barbie)

Miglior film d'animazione: IL RAGAZZO E L'AIRONE (di Hayao Miyazaki)

Miglior film straniero: ANATOMIA DI UNA CADUTA (di Justine Triet, Francia)

Miglior incasso al botteghino: BARBIE di Greta Gerwig



Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...