Con il suo film d'esordio, Cado dalle nubi (2009), l'allora semisconosciuto comico barese Luca Medici, in arte Checco Zalone, incassò poco meno di 15 milioni di euro. Che già salirono a 43 con il lungometraggio successivo, Che bella giornata (2011), e poi a 52 con Sole a catinelle (2013), per arrivare ai clamorosi 66 di Quo vado? (2016) che a tutt'oggi rimane il film italiano più visto in Italia da quando esistono le rilevazioni Cinetel. Il suo ultimo film da protagonista, Tolo Tolo (2020), uscito tre mesi prima del primo lockdown, si fermò invece a "soli" 46 milioni... questo per dare un'idea dell'aspettativa che c'è nei confronti di Buen Camino, il nuovo film del Checco nazionale, che tutta la filiera cinematografica italiana aspetta come benedizione divina per rimpinguare un box office finora poco esaltante sul fronte degli incassi. Non so quale siano gli esiti previsti dal famigerato algoritmo che "prevede" le sorti di un singolo film, ma spero solo che il ciclone-Zalone non finisca per travolgere anche un film interessante e colto come Primavera di Damiano Michieletto, che esce lo stesso giorno (il giorno di Natale) con un bel cast (Tecla Insolia, Michele Riondino, Stefano Accorsi) e, si spera, in un numero decente si sale. E poi, dulcis in fundo, la settimana che ci condurrà da Natale a Capodanno sarà anche quella delle anteprime "matinée" de La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino la cui uscita ufficiale è fissata per il prossimo 15 gennaio ma che, in parecchie sale italiane, sarà programmato perlappunto solo al mattino per un esperimento cinefilo che incuriosisce non poco... insomma, per chi lo vorrà saranno delle Feste molto cinefile: Buon Natale a tutti!
BUEN CAMINO
(di Gennaro Nunziante, Italia 2025)
Un figlio di papà ricco sfondato, avido e cialtrone è costretto ad inseguire sua figlia adolescente, fuggita di casa di nascosto per intraprendere il Cammino di Santiago. Durante l'improbabile (per lui) pellegrinaggio, impareranno a conoscersi... il nuovo film di Checco Zalone vede il ritorno alla regìa di Gennaro Nunziante e un soggetto scritto insieme a quattro mani, con l'obbiettivo, manco a dirlo, di alzare sempre più l'asticella degli incassi. Ma dopo l'ultimo Tolo Tolo da Zalone ci si aspetterebbe ancora un minimo di impegno. Vedremo.
Visibile IN SALA
aspettativa: ★★★★☆
LA GRAZIA
(di Paolo Sorrentino, Italia 2025)
Il Presidente della Repubblica Mariano De Santis (Toni Servillo) è ormai a fine mandato: è infatti entrato nel "semestre bianco" e gli unici dilemmi che gli sono rimasti riguardano la condizione umana: il primo è se firmare o no un provvedimento che legalizza l'eutanasia, l'altro se concedere la grazia a due assassini. Le vicende politiche si intrecciano però a quelle personali e private, in particolare il dolore per la morte dell'amata moglie Aurora, deceduta anni prima... per questo ruolo Servillo ha vinto la Coppi Volpi a Venezia come miglior attore. Nel cast ci sono anche Anna Ferzetti, Orlando Cinque e Massimo Venturiello.
Visibile IN SALA (solo al mattino nella settimana dal 25 al 31 dicembre)
aspettativa: ★★★★☆
PRIMAVERA
(di Damiano Michieletto, Italia 2025)
Nella Venezia settecentesca una giovane orfana, Cecilia (Tecla Insolia), sviluppa un grande talento musicale attraverso lo studio del violino, ma è costretta a "esibirsi" in pubblico dietro una grata, come prevedevano le convenzioni sociali dell'epoca. Almeno fin quando un giovane prete e pessimo impresario musicale (Michele Riondino) non si accorgerà di lei... il suo nome è Antonio Vivaldi. Raffinato e colto ritratto d'autore, diretto da uno dei più quotati registi teatrali italiani, Damiano Michieletto, veneziano doc e grande appassionato di musica. Liberamente ispirato al libro Stabat Mater di Tiziano Scarpa.
Visibile IN SALA
aspettativa: ★★★☆☆
FILMLOVERS (SPECTATEURS)
(di Arnaud Desplechin, Francia 2024)
A metà tra fiction e documentario, Desplechin celebra il cinema attraverso il ruolo (fondamentale) dello spettatore, inebriandolo con un fiume di immagini che parte... proprio dalla poltrona rossa di una sala cinematografica! Audace, elegante, sperimentale. La scommessa è stata farlo uscire durante le Feste.
Visibile IN SALA
aspettativa: ★★★☆☆
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