venerdì 26 aprile 2024

QUANDO LA FANTASCIENZA FA SBADIGLIARE (IL MONDO DIETRO DI TE /ANOTHER AND /SPACEMAN)

Si fa presto a dire fantascienza... genere da me amatissimo ma anche super inflazionato, e dove è sempre più difficile riuscire a tirar fuori qualcosa di davvero originale e innovativo. Eppure la sci-fi è un genere importante, perchè attraverso futuri immaginari e distopici ci consente di ragionare sul presente. A patto però che i film abbiano qualcosa da dire: non è il caso purtroppo di questa terzina di opere uscite quasi contemporaneamente qualche settimana fa ma talmente inconsistenti da averle rimosse (quasi) subito dalla mente. Nè, infatti, Il mondo dietro di teAnother End (due film con un cast anche importante) nè lo sconclusionato Spaceman contengono elementi di interesse degni di nota. E se almeno Another End, diretto dal nostro Piero Messina, prova (senza riuscirci) a stimolare riflessioni sulla natura umana, gli altri due non sono altro che bolsi prodotti Netflix ad uso e consumo del pubblico "da piattaforma", e forse nemmeno di quello... 


IL MONDO DIETRO DI TE
(di Sam Esmail, USA 2023)

Amanda (Julia Roberts) è una pubblicitaria newyorchese misantropa e paranoica che decide di trasferirsi a Long Island con il marito (Ethan Hawke) e i due figli per una breve vacanza rigenerante. Appena arrivati sull'isola però cominciano ad accadere "cose strane" (mancanza di connessione, malfunzionamento dei dispositivi elettronici...) che isolano completamente la famiglia dal resto del mondo. L'arrivo di una strana coppia di persone, un uomo di colore (Mahershala Ali) e sua figlia, destabilizzerà ancora di più l'inquietante situazione. Thriller apocalittico cupo e poco coinvolgente, prodotto e voluto nientemeno che dai coniugi Obama e sbarcato direttamente su Netflix, che malgrado il cast altisonante non riesce mai a trasmettere disagio nè stupore, risultando alla fine bolso e piuttosto prevedibile nella sua morale ecologista e anti-trumpista. Durata spropositata (due ore e venti minuti) e una sceneggiatura non all'altezza finiscono per renderlo abbastanza innocuo e soporifero anche per lo spettatore approcciatosi con le migliori intenzioni.
giudizio: 



ANOTHER END
(di Piero Messina, Italia 2023)


Dieci anni dopo il notevole L'Attesa, il siciliano Piero Messina torna dietro la macchina da presa per girare questo coraggioso sci-fi in lingua inglese e dal respiro internazionale (tra gli interpreti ci sono Gael Garcia Bernal, Berenice Bejo, Renate Reinsve, Olivia Williams). In un presente distopico un uomo vedovo, Sal, si sottopone a una strana "cura" chiamata Another End che consiste nel reimpiantare nel suo cervello alcuni ricordi della moglie defunta per alleviarne il dolore della perdita. Le buone intenzioni ci sono, a cominciare dal delicato tema dell'elaborazione del lutto e del valore della memoria, peccato però che lo sviluppo della trama sia davvero pedissequo e molto poco originale, finendo per assomigliare a un episodio poco riuscito di Black Mirror e perdendosi in un finale telefonatissimo e assolutorio. E' l'unico film di questa terzina ad essere uscito al cinema, addirittura dopo essere passato in concorso all'ultima Berlinale, tuttavia non riesco francamente a vederci nulla che possa giustificare il budget davvero cospicuo per un film italiano nè qualsivoglia riconoscimento da parte della critica (che in effetti è stata alquanto freddina).
giudizio: 



SPACEMAN
(di Johan Renck, USA 2024)


Dopo due opere alquanto intellettualmente "elevate" e pretenziose, non poteva mancare il film "cazzone" e fuori dalle righe con perfino velleità autoriali (!) Tale è questo strano oggetto, Spaceman, distribuito da Netflix, diretto dal carneade Johan Renck e interpretato da un Adam Sandler palesemente spaesato e fuori contesto... d'altra parte vorrei vedere voi calarvi nella parte di un astronauta dubbioso e in crisi coniugale che, mentre sua moglie sulla Terra medita di separarsi, si trova costretto a condividere i suoi dubbi con un ragno gigante e peloso venuto dallo spazio che si atteggia a consulente matrimoniale... no, giuro che queste righe non sono state scritte con ChatGPT: è tutto vero, a cominciare dall'aracnide saggio e malinconico che fa sia da psicologo che da motivatore. Vedere per credere. Il dubbio è se tutto questo incredibile kitsch sia volontario o meno, ma onestamente non me ne frega più di tanto. Che cosa ci faccia la sempre brava Carey Mulligan in questo pastrocchio è il vero mistero dell'universo.
giudizio: 





6 commenti:

  1. Su Spaceman concordo appieno, Another end non l'ho visto, ma su Il mondo dietro di te, ti lascio un appuntino più dettagliato:
    "Se lo guardassero Shimalayan e la Cavani, Il mondo dietro di te, alla luce delle loro caricaturali apocalissi, chiederebbe scusa al mondo e alla sua eventuale fine.
    Questo piccolo capolavoro di Sam Esmail invece, si esalta di regia spericolata, invenzioni visive, un copione sotto continua tensione aperto a spiragli diversamente interpretabili, barcamenandosi impeccabilmente tra fantascienza e thriller nonostante una materia sdrucciolevole e fragile, ma rimanendo su quel piacevole bilico che innesca sempre continui interrogativi tra tensione e pathos.
    C’è la competizione dell’uomo sulla vita, dell’uomo sull’uomo, del buon senso sulla natura; c’è tensione palpabile, preoccupazione reale che mette in gioco tutti i nostri comportamenti e ogni convenzionale atteggiamento in situazioni del genere.
    Azioni e reazioni - ad ogni nuova scoperta, ad ogni novità non prevista, non catalogata - vanno ad accavallarsi esponenzialmente.
    Forse il finale può non soddisfare, l’apocalisse non ingrana stile disaster movie, si affaccia mascherata, sfiora il colpo e sembra non affondare, ci lascia anche lei in bilico di una bambina alla quale, fin dall’inizio, viene affidato genialmente tutto il tesoretto thriller.
    Ma ci sta."
    p.s. leggevo che Bussano alla porta ha bene o male soddisfatto le tue aspettative, quindi in questo caso siamo agli antipodi sul cosa pretendere da un film e sul perché rimanerne più o meno entusiasti. Io sono uno di quelli che ha adorato Il sesto senso visceralmente, e ancora sto aspettando che Shymalayan replichi qualcosa al medesimo livello ;)

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    1. Il fatto è che quella tensione di cui parli a me non è apparsa affatto "palpabile", anzi... non l'ho sentita proprio. Cosa che invece sento eccome nei film di Shyamalan, che magari possono essere a dir poco imperfetti, quasi trash, eppure "funzionano", nel senso che ti inquietano dall'inizio alla fine malgrado, appunto, la forma non proprio finissima (mi riferisco soprattutto agli ultimi due, "Old" e "Bussano alla porta"). Questo invece mi è parso un ciclostile di tanti film già visti, ma è solo la mia opinione, ci mancherebbe...

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  2. Anche secondo me Il Mondo Dietro Di Te non è un brutto film, anzi, ti prende dentro eccome.
    Forse l'hai visto con uno stato d'animo già negativo

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    1. Può darsi, dico sul serio. Tante volte mi è capitato di rivalutare film che avevo visto nel "momento sbagliato"... ad ogni modo adesso sono in una fase abbastanza "statica" della mia vita, diciamo piuttosto neutrale, però magari gai ragione te, eh! Il problema è che ho davvero troppo poco, pochissimo tempo per rivedere 8 film 🤷

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  3. Spaceman è lo scult dell'anno! Impossibile non volergli bene! :)
    D.

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    1. mah, guarda... un film è davvero"scult" quando, a suo modo, malgrado il trash involontario ha comunque un suo perché... cosa che in Spaceman fatico davvero a trovare

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